La quarantasettenne scrittrice e giornalista londinese Jojo Moyes (suo vero nome Pauline Sara Jo Jojo Moyes) pubblica romanzi dal 2002 ma ha dovuto attendere fino al 2013 per avere un suo titolo in grado di divenire un best seller. Da questo, è stato tratto un film romantico ma non troppo stucchevole, in cui si racconta come da una disgrazia può nascere qualcosa di positivo.
L’intreccio o, meglio, l’inizio è sufficientemente convenzionale ma, grazie ad una sceneggiatura che ha saputo riportare con bravura molti dialoghi, il film diventa un’occasione per assistere ad una buona commedia romantica da atmosfere british piacevolmente avvolgenti. Il progetto si era sviluppato già nel 2014, con la firma della cessione dei diritti cinematografici alla Metro-Goldwyn-Mayer, ma ha richiesto un paio di anni per trovare un cast ed un direttore che andassero bene anche alla romanziera. Per la direzione è stata scelta la quarantenne regista teatrale Thea Sharrock con un ottimo curriculum anche presso l’Old Vic, con all’attivo alcuni discreti lavori televisivi ma nessun film. La scelta di riportare nella sceneggiatura i dialoghi più che creare scene d’effettivo movimento l’ha aiutata non poco. Il suo lavoro è curato, il libro è presente in ogni scena, il ritmo narrativo è accettabile. Emilia Clarke ha molte similitudini con Thea (a parte l’età). Trentenne, londinese, ottima carriera teatrale e televisiva, qui al suo primo ruolo cinematografico importante: grazie ad una espressività fuori dal comune, conferisce un gradiente umano al personaggio e lo rende assolutamente credibile e naturale. Il suo coetaneo Sam Claflin è meno convincente. A lui manca una interessante esperienza teatrale e la cosa si nota. La storia parla di due illustri sconosciuti che il caso fa incontrare e che, nonostante la drammaticità dello stato di salute dell’uomo, si innamorano intensamente. Un tema visto tante volte ma, in questa occasione, il plot regge. Ventiseienne vive in una tipica cittadina della campagna inglese, fatta di quiete e tradizioni: passa da un lavoro all'altro per aiutare la famiglia, in attesa di trovare un futuro che la soddisfi. E’ sempre ottimista, di buonumore fino a quando rischia di trasformarsi nel profondo a causa di un nuovo lavoro che la coinvolge completamente nella sua sfera emotiva. Diventa assistente – quasi badante – di un giovane bellissimo e ricco, un banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata radicalmente. Lei gli dimostrerà̀ che la vita vale ancora la pena di essere vissuta e si innamorerà perdutamente.
