Donald E. Westlake (1933 –2008) è stato uno scrittore americano che ha firmato numerose sceneggiature, anche se non ha mai avuto un buon rapporto con il mondo del cinema. Sino alla scomparsa ha sempre avuto difficoltà a consentire che si trasferisse sullo schermo quello che è stato il suo personaggio più noto Parker, il protagonista di molti suoi romanzi firmati con lo pseudonimo Richard Stark e pubblicati in Italia da Mondadori.
E' un rapinatore che agisce con grande determinazione, ma seguendo sempre un preciso codice etico. Grazie alla regia di Taylor Hackford, un cineasta particolarmente interessato alle storie musicali e di ballo, arriva ora sugli schermo il primo film che utilizza nel titolo il nome di questo personaggio. E’ un’opera decisamente adrenalinica in cui le riflessioni morali del protagonista, un iperatletico Jason Statham, cedono il passo sia alle magie del computer, sia al vortice di scontri fisici e corse in auto. Il tema principale ruota attorno alla vendetta che Parker si prende nei confronti dei complici che lo hanno cercato di ucciderlo e abbandonato moribondo quando ha rifiutato di lasciar loro la sua parte del bottino di una rapina ad una grane fiera in vista di un prossimo colpo. Abbandonato sul greto di uno stagno, si riprende nel giro di pochi giorni, anche grazie all’aiuto di una coppia di contadini, e inizia a dare una caccia spietata ai traditori. Da New York alla Florida si sviluppa una sorta di caccia all’uomo destinata a chiudersi con la punizione dei cattivi e la premiazione dei buoni. Niente di nuovo, né di veramente originale, ma una storia gestita con ritmo sostenuto e con qualche colpo di scena non banale.