Grazie alla sensibilità, ed al coraggio, della società di distribuzione cinematografica Lucky Red capitanata da Andrea Occhipinti, questo interessante film giapponese è proposto nella sua edizione originale della durata di centonove minuti invece che in quella da novantacinque curata da Tony Oliver proposta a livello internazionale. I ritmi sono più orientali e quindi più lenti, alcune ripetizioni forse possono stancare, ma non si perde nulla dello sviluppo visivo del film, degli splendidi fondali, della bella tecnica di animazione in cui è molto importante anche l’impegno del direttore di fotografia.
E’ un film per bambini e non è certo a livello di opere realizzate da Hayao Miyazaki, ma affascina e diverte seppure mancando la capacità di donare anima ed emozioni ai personaggi. Trentaduesima animazione tratta dal personaggio creato da Fujiko F. Fujio (pseudonimo adottato dalla nota coppia di artisti nipponici Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko nel 1969), Doraemon il film - Le Avventure di Nobita e dei Cinque Esploratori è gradevole ma altri titoli che lo hanno preceduto sicuramente erano meglio riusciti. Nobita, Shizuka, Gian e Suneo vogliono vivere un'avventura durante le vacanze estive. La mamma del primo gli chiede di andare a fare la spesa e, a differenza che nei disegni animati per la televisione, lui accetta. Mentre sta per andare al supermercato al parco vede un cane abbandonato e sporco, che non raccoglie per il timore delle reazioni della genitrice, ma sulla via del ritorno dà alcune salsicce all’animale che abbaia amichevolmente e lo segue. Viene accettato dalla famiglia perché aiuta la donna a ritrovare una borsetta che aveva smarrito. Chiede a Doraemon di stampargli delle foto di posti sconosciuti dove potere vivere la loro avventura, ma sarà lo strano cane ad indicare il luogo sormontato da una enorme statua. Viaggeranno nel cuore della giungla alla ricerca del posto magico. I trucchi di Doraemon aiutano questa armata Brancaleone a superare le insidie che devono affrontare, scopriranno così che il dolce cucciolo è in realtà tutt’altra cosa.
