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Redemption - Identità nascoste Redemption - Identità nascoste Hot

Redemption - Identità nascoste

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Hummingbird
Sceneggiatura
Steven Knight
Interpreti
Jason Statham, Benedict Wong, Vicky McClure, Siobhan Hewlett, Lee Asquith-Coe, Santi Scinelli, David Bradley, Christian Brassington, Lee Nicholas Harris, Andrew Ellis, Jason Wong, Chris Cowlin, Anthony Morris, Grace Meurisse Francis, Agata Buzek, Peter Brown, Ger Ryan, Paul Blackwell, Matthew David McCarthy, Richard Herdman, Frank Stone, Chonradee Kulthap, Shonn Gregory, Darren Lynch, Scott Stevenson.
Nazionalità
Anno
Durata
100

Lo sceneggiatore Steven Knight ha lavorato, tra gli altri, con il conterraneo Stephen Frears per il bel Piccoli affari sporchi (Dirty Pretty Things, 2002) e con David Cronenberg per il convincente La promessa dell'assassino (Eastern Promises, 2007), dimostrando particolare bravura nella descrizione di un mondo sotterraneo, sconosciuto ai più, fatto di personaggi che la vita ha messo alla prova attraverso vicende sempre borderline.

Preceduto in Italia dal suo secondo lungometraggio come regista, quel Locke (2013) con una narrazione in tempo reale presentato in prima mondiale alla Mostra di Venezia, Redemption - Identità nascoste è un tentativo parzialmente riuscito quale narratore di una storia di varia umanità senza l’apporto del thriller. Il regista ha scritto una vicenda di sconfortante prevedibilità, raccontata oltretutto con vasto uso di stereotipi usurati dal tempo senza mai riuscire a coinvolgere emotivamente. Il tormentone di tutto il film è dato dalle immagini ambientate in Afghanistan in cui il protagonista, allora soldato delle squadre speciali, uccide per vendetta persone innocenti: questo suo incubo ben presto diventa una pesante compagnia anche per lo spettatore che non avrebbe bisogno di tanti replay per capire i problemi psicologici del personaggio. Non vi è, come abitudine dell’autore, una denuncia sociale ma, in questo caso, nemmeno azione fisica o intellettuale, riducendo ogni cosa ad un dialogo soprattutto tra Jason Statham e Agata Buzek, l’ex soldato Joey e la suora Cristina. Il problema sta nella debolezza dei personaggi e, soprattutto, dei loro interpreti. Jason Statham per dodici anni ha fatto parte della squadra nazionale inglese di tuffi, ma pratica anche arti marziali come taekwondo e kickboxing; secondo capitolo della sua vita pubblica l’attività di modello e anche di indossatore; uno spot per una casa di jeans lo fa notare a Guy Ritchie che lo impegna in Lock & Stock - Pazzi scatenati, Snatch - Lo strappo e Revolver. Questo suo terzo capitolo fino ad ora non lo ha visto raggiungere livelli eccelsi: in tutto quello che ha interpretato è più importante la sua prestanza fisica che non vere capacità d’attore. Qui a lui si chiede di reggere dialoghi lunghi privi di azione con temi d’amore un poco melensi che non lo vedono mai credibile. Intendiamoci, non è tutta colpa sua perché il regista non lo ha messa nella condizione di rivelare eventuali sue doti nascoste, qusto anche per la scelta di Agata Buzek come coprotagonista. Figlia del politico polacco ed ex presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, modella a Parigi, questa trentasettenne ha un corpo e un viso da indossatrice ma non riesce mai a fare credere di essere una suora. La missione di Soho le affida il compito di distribuire durante la notte cibo caldo ai poveri, visti come maschere prese di peso dai luoghi comuni che fanno immaginare i senza tetto con visi mostruosi ma fondamentalmente buoni. Improbabile che vada da sola, ancora meno che sia sempre così elegante e con le vesti pulitissime. Nel suo personaggio il regista ha riversato il peggio: basta un nulla perché si dimentichi di essere suora, si innamora del uomo e prima di partire per l’Africa gli si concede. Il suo personaggio è segnato dall’avere ucciso l’allenatore di ginnastica artistica che abusava di lei bimba ed è divenuta monaca per espiare. Le bellissime immagini sono di Chris Menges, esperto direttore di fotografia che aveva conosciuto durante le riprese di Piccoli affari sporchi; ha creato atmosfere molto belle che racchiudono, purtroppo, un nulla assoluto fatto di emigrazione cinese con relativa delinquenza, di suore polacche, di violenza dettata da raptus incontrollabili: queste ultime sono le uniche scene in cui Jason Statham si trova a proprio agio essendo basate sulla sola fisicità.

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Redemption - Identità nascoste
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opinioni autore

 
Redemption - Identità nascoste 2013-09-29 11:06:40 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    29 Settembre, 2013
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