Erika Leonard (1963), nata Mitchell, è il nome di una scrittrice inglese che, con lo pseudonimo E. L. James, ha pubblicato nel 2011 e nel 2012, tre libri di grande successo, il primo dei quali, Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) gli altri hanno lo stesso titolo ma un colare diverso: nero e rosso, è diventato un film diretto da un’altra donna Samantha (Sam) Taylor-Johnson (1965).
La storia, frettolosamente etichettata pornografia per signore, è quella di una giovane vergine, nel senso letterale del termine, che incontra un ricchissimo imprenditore con il vizietto di frustare le amanti a cui fa sottoscrivere un vero e proprio contatto di sottomissione. Naturalmente il tipaccio ha alle spalle una storia di abusi e amore negato a cui contrappone questa voglia di umiliare le partner che, poi, compensa lautamente regalando loro automobili e altro. In poche parole nulla di molto diverso dai vecchi romanzi di Liala (Amalia Liana Negretti Odescalchi Cambiasi, 1897 – 1995) con il manager al posto del solito aviatore dagli occhi azzurri e con qualche blanda arditezza sessuale in più. Sarebbe difficile scegliere fra romanzo e film, nel senso che entrambi sono il risultato di abili operazioni commerciali (la scrittrice ha co – prodotto i tre film) e hanno logiche per attingono, più che alla creazione e all’originalità, agli imperativi del successo del mercato editoriale e filmico. Leggi che hanno premiato i libri (i tre volumi hanno venduto più di cento milioni di copie in tutto il mondo) e stanno offrendo lauti incassi anche al primo film della serie, cosa che ha molto a che fare con il commercio, ma poco a che vedere con la cultura.