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Hitchcock Hitchcock Hot

Hitchcock

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Hitchcock
Sceneggiatura
John J. McLaughlin dal libro “Hitchcock. L'incredibile storia di Psycho” di Stephen Rebello - Il Castoro editore (2013) - Pagine 328 - 16,00 €
Interpreti
Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James D'Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Michael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie Graham.
Nazionalità
Anno
Durata
98

Hitchcock è tratto dal romanzo Hitchcock. L'incredibile storia di Psyco di Stephen Rebello e racconta il rapporto bello, creativo, tormentato, di grande complicità tra il regista e la moglie Alma Reville, sceneggiatrice di fama che aveva sposato questo giovane e sconosciuto cineasta inglese divenendone musa, ombra, autrice e molto di più. Il soggetto di Psyco fu rifiutato dalla Paramount, osteggiato dalla censura e, alla fine, finanziato quasi completamente dallo stesso regista. E’ il quadro di una serie di crisi finanziarie ed esistenziali prima del trionfo di un film unico nella storia del cinema. Il cineasta afferma, a un certo punto, che il destino dei registi è di essere ricordati per l’ultimo film realizzato e tutto quello di buono fatto prima è immediatamente dimenticato se il più recente è di minore qualità.

Si capisce, quindi, la sua disperata ricerca di un soggetto interessante dopo l’enorme successo che aveva ottenuto con Intrigo Internazionale (North by Northwest, 1959), di un qualcosa di realmente nuovo. In quel film Cary Grant, Eva Marie Saint e James Mason si muovevano all’interno di un thriller in cui un pubblicitario, arrestato per guida in stato di ebbrezza, racconta di essere stato rapito da due uomini mentre si trovava in un albergo di New York, interrogato, costretto a bere del whisky e spinto in un’automobile per fingere che fosse morto ubriaco. E' un vero capolavoro considerato da molti critici il suo punto d’arrivo e, per questo, quasi impossibile da superare. A questo si aggiunge che il regista aveva in contratto un film per la Paramount che spingeva verso scelte facili che potessero essere premiate al botteghino. Tuttavia lui si era appassionato al romanzo di Robert Bloch, ispirato alla storia del pluriomicida del Wisconsin, Ed Gein. Nessuno è disposto a finanziare il film e lui, d’accordo col suo agente e con la moglie, ipoteca la casa, rinuncia a molti lussi e inizia l’avventura di Psyco. Questa premessa, lunga ma indispensabile, è la robusta base per un film che si occupa di Alma, la moglie che ha creato Hitchcock e che per sua scelta è sempre stata nella sua ombra. I tic del regista, la passione, anche erotica, per Grace Kelly che per lui era la bionda ideale, l’odio per Vera Miles da lui idealizzata e che l’aveva tradito per crearsi una famiglia, l’imbarazzo di Janet Leigh che, pur madre e moglie fedele, accetta la scena molto erotica della doccia. Tutto questo è riletto più attraverso l’osservazione della moglie, che diventa amica delle potenziali rivali, che non da quanto detto da Hitch. Per capire l’importanza del suo apporto, è inserito l’episodio, vero, in cui il regista ammalatosi è sostituito da lei che dirige alcune delle migliori scene del film. Anthony Hopkins, doppiato da Gigi Proietti, ha l’ingrato compito di personificare il personaggio noto a tutti, limitando al massimo i suoi interventi attoriali. Scarlett Johansson con poche battute, ma con innegabile bravura racconta Janet Leigh, Toni Collette è perfetta nel farci conoscere la seconda donna che vive all’ombra del Maestro come fida segretaria, confidente, lei stessa ispiratrice. La regia di Sacha Gervasi è valida nel raccontare di Psyco (Psyco, 1960), inserendovi l'analisi del rapporto di coppia fra il regista e la moglie. E' il racconto di un anno in cui è presente la sua passione per le bionde, ma anche un dietro le quinte di Hollywood con un’industria votata solo al guadagno, una censura bigotta, attori che cercano di primeggiare, scrittori privi di ispirazione che usano qualsiasi sistema pur di potere mantenere il lusso che un libro ha loro dato. Per ultima Helen Mirren, una straordinaria attrice in grado, come poche, di vivere dall’interno un personaggio così difficile perché inesistente per la massa degli estimatori del marito. Dolcezza, determinazione, capacità artistiche e imprenditoriali. A un certo punto dice che, all’inizio della sua attività cinematografica, Hitch era stato suo dipendente. Chiudiamo con uno stralcio della conferenza stampa che l’attrice inglese ha tenuto lo scorso anno al Festival di Karlovy Vary dove aveva ricevuto un premio alla carriera: nel mio ultimo film interpreto Alma Reville, misconosciuta moglie del regista Alfred Hitchcock cui da vita Anthony Hopkins. Qui credo di avere fatto un buon lavoro, ma sicuramente grande merito è di Anthony e del regista Sacha Gervasi. Mi ha emozionato dare volto e voce a una persona che ha saputo vivere sempre dietro le quinte. Del resto, amo i personaggi difficili e penso che in The Last Station (The Last Station, 2009) di Michael Hoffman dove ho interpretato Sofia, moglie di scrittore russo Lev Tolstoj, lo abbia dimostrato. Su questa interpretazione, che mi è valsa una nomination all’Oscar, il lavoro è stato faticoso ma non ho potuto resistere a realizzare a un personaggio così pieno di emozioni. Era come essere su di un ponte e fare un salto nel fiume senza pensare alle conseguenze.


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opinioni autore

 
Hitchcock 2013-04-06 08:53:03 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    06 Aprile, 2013
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