Buona commedia diretta dal Rob Reiner autore, venticinque anni orsono, di Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally, 1989) e scritta da Mark Andrus, di cui si ricorda Qualcosa è cambiato (As Good as It Gets, 1997). E’ un film realizzato a tavolino stando attenti ad equilibrare le varie parti di cui è composta una storia, apparentemente semplice, ma che cerca di trattare anche temi socialmente importanti.
Tutto equilibrato, perfetto ma non sempre emozionante. Oltretutto, nell’edizione italiana Rodolfo Bianchi dà a Michael Douglas una voce che, alla fine, indispettisce e non per l’antipatia del personaggio. Il lavoro di sceneggiatura tiene ben presente il Melvin Udall di Jack Nicholson nel film Qualcosa è cambiato un personaggio subito riconoscibile dietro l'Oren interpretato da Michael Douglas, cinico dal cuore indurito. E’ un personaggio apparentemente negativo che ben presto, per le sue imperfezioni, viene amato più di altri che si comportano in maniera meno acida. Mai così vicini parla di agente immobiliare di grande successo ma egocentrico e rancoroso. Quando il figlio, un ex tossicodipendente tornato sulla retta via, gli consegna prima di andare ingiustamente in carcere una nipote di nove anni di cui non sapeva nulla, l'uomo cerca disperatamente di rifilarla a qualcuno, dalla madre con problemi psichici legati alla droga, alla vicina che ha ripreso la sua carriera di cantante, ma la presenza della bimba, che lo tratta come un nonno affettuoso, lo mette in crisi per cui inizia a ripensare alla propria vita e a vedere tutto in modo diverso, trovando le sue colpe anche nei rapporti col figlio che aiuterà attraverso un costoso avvocato ad uscire dal carcere. La sua vicina di casa, che non sa di abitare in un appartamento del maleducato ed arrogante conoscente, è in crisi perché ha paura di ritornare a cantare dopo la morte del marito ma, grazie alla presenza della bimba che la riconosce come nonna, otterrà l’aiuto non disinteressato del padrone di casa. L’amore attiva e rende tutti più buoni e felici. Commedia hollywoodiana che contrabbanda qualche piccolo messaggio sociale, è magistralmente interpretato da un cast capitanato da Michael Douglas e Diane Keaton, quest’ultima raffinatissima cantante da ascoltare con attenzione. Tutto funziona bene, la sceneggiatura ha una sua logica e non ci sono volgarità; non un grande film ma un valido prodotto di intrattenimento.
