Peter Howitt, attore e regista di lavori teatrali quali The Caretaker (Il guardiano) e Party Time entrambi di Harold Pinter (1930 – 2008), ha debuttato alla regia cinematografica con il campione di incassi e film di buon livello Sliding Doors (1998). Dopo quello, alcuni titoli privi di interesse quali la commedia pseudo spionistica Johnny English (2001) con Rowan Atkinson, S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo in rete (2001) che accendeva un minimo di curiosità solo perché si occupava dei problemi di sicurezza su Internet, Laws of Attraction - Matrimonio in appello (2004) scialba commedia con Pierce Brosnan e Julianne Moore.
Un ragionevole dubbio è sceneggiato da Peter A. Dowling, come il mediocre horror thriller Stag Night (2008), è un’opera ben poco interessante, spesso addirittura ridicola, con uno sviluppo ovvio e alle volte non credibile. L’inizio è accettabile e la presentazione del protagonista fatta con un minimo di professionalità. Un giovane procuratore distrettuale, bravo e molto motivato con moglie e neonata che lo attendono a casa (lo vediamo in azione mentre vince l’ennesimo processo) va a festeggiare con i colleghi, si ubriaca, prende l’auto, si distrae, travolge un passante, chiama l’ambulanza e fugge. Dopo tutto questo il film si dimentica di ogni cosa e, con grande confusione, tira a campare verso un finale anche lui più che prevedibile ed ovvio già in parte anticipato nel trailer. Che il regista abbia firmato con uno pseudonimo la dice lunga, che lo sceneggiatore abbia detto che non è stato rispettato quello che ha scritto aggiunge ancora dubbi. Budget da otto milioni di dollari, ambientazione a Chicago ma con riprese realizzate nella città canadese di Winnipeg, lavorazione iniziata nel novembre 2012, il film è stato rimontato varie volte da due differenti professionisti ed è una coproduzione canadese tedesca. Per ora è stato programmato solo in Kuwait, Olanda ed in un ridotto numero di sale statunitensi. Dominic Cooper, bravo padre di famiglia e ottimo avvocato, vive in maniera ridicola il dramma di dovere convivere con l’uccisione di un uomo, Samuel L. Jackson offre il suo volto truce all’accusato di un investimento forse trasformatosi in terribile esecuzione, degli altri non rimane neppure il ricordo.
