Col taglio molto gradito al pubblico di Sesso, bugie e videotape (Sex, Lies, and Videotape, 1989) di Steven Soderbergh, ma visto in chiave più latina con in più qualche apertura all’ironia e a innocenti scene di sesso, l’attore e regista andaluso Paco León racconta di perversioni presenti in una società in cui la normalità è (quasi) considerata un’anormalità.
Pedro Almodovar ed il suo cinema sono presenti nel film, ma quasi come omaggio obbligatorio a un autore che della trasgressione ha fatto la sua cifra stilistica. Il regista è anche il protagonista dell’episodio principale nel quale il marito in una coppia che va dallo psicologo per cercare di superare la stanchezza del loro ménage sessuale e a cui è consigliato di esplorare nuove frontiere – le proveranno tutte, con l’attiva collaborazione della spregiudicata amica Belen – compresi rapporti lesbici. In Kiki & i segreti del sesso non si affrontano vizi sessuali inaccettabili né per tipo di casistica né per forza invasiva all’interno della vita dei soggetti che li subiscono, ma tendenze a volte poco note raccontate con allegria e, nello stesso tempo, senza romanzarle troppo. Ci si diverte, si conoscono sessualità diverse, si seguono con lievità i dialoghi e, alla fine, non si esce delusi: sempreché, ovvio, non ci si attenda un film ricco di situazioni pruriginose. Il film in Spagna è stato campione di incassi con oltre sei milioni di Euro, a dimostrazione che l’esigenza di sorridere è presente un po’ in tutto il mondo. La sceneggiatura non è originale - è remake del recente australiano The Little Death (2014) diretto da Josh Lawson – ma questo regista la fa sua creando un prodotto superiore a quello a cui si ispira. Oltreché l’episodio da lui interpretato, il film si sviluppa in altre quattro storie d’amore e di bizzarre fantasie sessuali. Una donna è affetta da dacrifilia e si eccita vedendo il partner che piange, un’altra è affetta da efefilia e prova piacere quando sfiora dei soffici tessuti, una ragazza soffre di arpaxofilia e raggiunge l’orgasmo quando viene derubata (per questo il marito inscena una rapina), un chirurgo plastico è affetto da sonnofilia con ha strani desideri mentre la moglie dorme. Quest’ultimo è forse l’episodio più riuscito, con la donna disabile che il marito narcotizza per poterci giocare e la cameriera complice per ottenere un paio di seni nuovi al prezzo scontatissimo di 1000 euro. Bravi tutti gli interpreti, scelti con attenzione e dotati della giusta ironia, che rendono credibili le problematiche dei loro personaggi, tra cui alcuni veramente border line: uno per tutti, la telefonista porno che risponde da casa dando voce a qualsiasi perversione, mentre accudisce ai lavori domestici.