Arriva dal regista televisivo tedesco Oliver Hirschbiegel un film mediocre tratto da un non eccelso libro edito velocemente in italiano per essere presente sugli scaffali della libreria in concomitanza con l’uscita del film. Diana - La storia segreta di Lady D. ha avuto vita travagliata. Jessica Chastain, attrice non molto nota ma molto somigliante a Diana, era stata scelta per interpretare il ruolo della Principessa, ha dovuto rinunciare ufficialmente per improrogabili impegni di lavoro. Nel luglio 2012 è annunciato che per la parte è stata scelta Naomi Watts che, prima di accettare, aveva rifiutato due volte preoccupata non solo dalla difficoltà di interpretare una donna dal così grande impatto sulla scena mondiale ma per essere attorniata da interpreti che non riteneva all’altezza.
Nello stesso mese viene confermata la partecipazione di Naveen Andrews per il ruolo di Hasnat Khan il medico pakistano vero new love della principessa. Un attore noto soprattutto per essere stato Sayid Jarrah nella serie televisiva Lost. Infine il film è stato ridotto nella lunghezza dopo vari montaggi, l’ultimo dei quali, apparentemente voluto dal regista che avrebbe scelto di eliminare le scene che vedevano coinvolti i figli di Diana per rispetto del loro dolore, in realtà per non scatenare le ire della monarchia britannica con scene legate al rapporto extramatrimoniale della madre del futuro Re. E’ rimasta solo una sequenza: mentre partono per le vacanze estive a Balmoral e salutano la madre per l'ultima volta, lei scende dall’aereo privato e loro salgono sul elicottero. La cosa peggiore del film è la regia unita ad una sconfortante sceneggiatura scritta da Stephen Jeffreys qui alla seconda esperienza dopo The Libertine (2004) con Johnny Depp. Autore già della biografia di Adolf Hitler La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler (Der Untergang, 2004) con Bruno Ganz che ha ottenuto critiche molto discordanti, e del professionale L'ombra della vendetta (Five Minutes of Heaven, 2009) interpretato da Liam Neeson, questo cineasta affronta un tema trattato prima di lui in una miriade di prodotti prevalentemente televisivi con l’idea di raccontare una love story e non per documentare un periodo importante nella vita di una donna che ha ottenuto un’incredibile visibilità mediatica anche nel momento della morte. Quindi, i corteggiamenti al cardiochirurgo che lesi ha conosciuto in ospedale dove aveva accompagnato l’amica Oonagh Shalney-Toffolo, le sue fughe da Palazzo per incontrarlo magari con parrucca nera per non essere riconosciuta, il desiderio dell’uomo di non apparire dicendo reiteratamente che per lui viene prima la medicina, l’incontro della Principessa in Pakistan con la famiglia dell’innamorato e il rifiuto della madre di averla come nuora. Tutto suona di falso e furbesco in un film che nell’edizione italiana al titolo originale, ben più generico, ha voluto aggiungere La storia segreta di Lady D. seguendo la strada dei settimanali di gossip. Patetico l’incontro a Rimini con Christian Barnard a cui raccomanda il fidanzato, poco credibili le ambientazioni in Sardegna e a Portofino, probabilmente realizzate in Croazia. A Trieste, è stata ricreata la notte parigina del 31 agosto 1997: lo storico locale in Piazza Unità d'Italia, il Caffè degli Specchi, è stato trasformato nell'Hôtel Ritz di Parigi, ultima tappa di Diana e Dodi prima del tragico incidente nel tunnel dell'Alma.
