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The Habit of Beauty (già I nostri passi) The Habit of Beauty  (già I nostri passi) Hot

The Habit of Beauty  (già I nostri passi)

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
The Habit of Beauty (già I nostri passi)
Sceneggiatura
Enrico Tessarin
Interpreti
Vincenzo Amato, Francesca Neri, Noel Clarke, Nico Mirallegro, Nick Moran, Michael Warburton, Kierston Wareing, Elena Cotta, Luca Lionello, Mia Benedetta, Tommaso Neri, Kerry Bennett, Jordan Bolger, Dilyana Bouklieva.
Anno
Durata
89

The Habit of Beauty (presentato senza troppo clamore col precedente titolo I nostri passi), girato nel febbraio 2014, non ha avuto molta fortuna nella distribuzione tanto da apparire solo nel 2016 sugli schermi di vari Festival tra cui quello in cui è stato scelto quale migliore: il Gallio Film Festival, una manifestazione che ha superato la boa dei 20 anni dimostrando che non sempre sono necessari grandi capitali per realizzare qualcosa di interessante. Si svolge tra Asiago e dintorni, e vuole fare sentire la propria voce partendo dal silenzio delle montagne.

E’ una manifestazione in cui le opere prime trovano spazio per essere, quantomeno, presentate e discusse col pubblico. Mirko Pincelli, autore di documentari ed attivo soprattutto in Gran Bretagna, è il regista di questo film in cui la sceneggiatura dimostra non pochi limiti ma in cui l’immagine, a tratti, arriva ad entusiasmare. Nitidezza, gusto per le inquadrature, emozioni dirette firmate da Fabio Cianchetti, un ottimo direttore di fotografia che ha realizzato gli ultimi film di Bernardo Bertolucci. Il lavoro di rendere ogni cosa in una struttura priva di tensioni visive è affidato alla montatrice Esmeralda Calabria di cui si ricorda volentieri La stanza del figlio (2001) di Nanni Moretti, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. L’art director è David Bryan noto soprattutto per avere lavorato nel film vincitore del Premio Oscar The hurt locker (2008) di Kathryn Bigelow. Contrariamente ad altre opere prime, qui non mancavano le potenzialità – ed i fondi – per realizzare qualcosa di interessante, ma proprio script e regia deludono non poco. Il regista non riesce a coinvolgere gli interpreti che forniscono prove secondo il loro estro personale. Francesca Neri, mono-espressiva nella smorfia di dolore, rischia di essere poco credibile quale madre distrutta per la perdita dell’unico figlio ance se la troviamo a convivere con un uomo di colore di cui pare essere molto innamorata. Non solo, continua il suo lavoro con – sembrerebbe – una certa soddisfazione. Vincenzo Amato è stato mal servito dalla sceneggiatura e mai riesce a rendere credibile il dolore per la morte del ragazzo – incidente d’auto provocato da lui – di un fotografo che vive agiatamente nonostante non lavori più e che si dedichi unicamente al volontariato insegnando la sua arte in un carcere. La sua annunciata morte per malattia, il suo ritorno in Italia per capire qualcosa di se stesso, il fratello chirurgo che lo opera sono momenti di vacuo melodramma che forse sono accettabili solo per appassionati di telenovele latino americane. Enrico Tessarin, produttore nonché unico sceneggiatore, condivide appieno le colpe del regista con cui parrebbe preparare altri progetti produttivi. Il film ha ottenuto i soliti finanziamenti culturali da parte del ministero e notevoli aiuti dalla Regione Trentino Alto Adige che si vede nella scena dell’incidente d’auto e nel finale in cui l’uomo vi torna, forse, per morire. Elena ed Ernesto sono felici fino a quando la morte del figlio undicenne non li mette in crisi. Tre anni dopo il fotografo scopre di avere una malattia terminale e cerca di ricongiungersi con la ex moglie Elena, gallerista di successo. Ha solo un desiderio: esporre in un’ultima mostra le sue opere, prima che sia troppo tardi. All’oscuro del suo stato di salute la donna accetta e conosce anche Ian, pupillo dell’uomo, un ragazzo un po’ sbandato appena uscito di carcere. All’inaugurazione della mostra l’artista non si presenta; la donna intuisce che l’uomo sia tornato in Italia per affrontare questo ulteriore difficile capitolo della sua esistenza e lo raggiunge.


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The Habit of Beauty  (già I nostri passi)
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opinioni autore

 
The Habit of Beauty (già I nostri passi) 2017-06-24 16:21:56 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
5.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    24 Giugno, 2017
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