Era difficile pensare ad una seconda parte del film politicamente scorretto realizzato con grande bravura nel 2003 da Terry Zwigoff. Politicamente scorretto in quanto rasentava i limiti del turpiloquio e superava spesso i livelli del buon gusto, ma era stato importante per sdoganare molti luoghi comuni sul Natale pensato solo come periodo di bontà assoluta.
I personaggi erano stati creati da Glenn Ficarra e John Requa, autori di molte commedie di buon successo, proprio per stupire o, meglio, colpire nello stomaco lo spettatore. Le scelte fatte questa volta in fase di sceneggiatura hanno privato questa seconda parte di molti fra gli elementi più interessanti, riducendo tutto a battutacce anche di pessimo gusto (tipo quelle lanciate dalla madre di Babbo Bastard 2 al nano di colore interpretato dal bravo Tony Cox) che lasciano più disturbati che divertiti. Non interessa più il seppur distorto rapporto di amicizia tra due uomini, ma solo le occasioni per potere giustificare situazioni e dialoghi scabrosi resi bene nell’edizione italiana, senza travisare nulla delle battute di quella originale. Billy Bob Thornton - Oscar per quel Lama tagliente (Sling Blade, 1996) che ha diretto, sceneggiato ed interpretato – è come sempre perfetto e riesce con signorilità ad esprimersi con un linguaggio a lui non consono. Kathy Bates – Oscar per Misery non deve morire (Misery, 1990) di Rob Reiner – è la sua autoritaria e iper tatuata madre che lo condiziona anche nella sua attività delinquenziale. Tony Cox – oltre 80 titoli alle spalle – è Marcus, il complice ed amico del Babbo Bastard. E’ un caratterista molto bravo che qui ha forse affrontato il personaggio più difficile. Il ventitreenne canadese Brett Kelly è l’amico ingenuo e sincero di Thornton: all’età di 10 anni era già corpulento, ora è 178 centimetri per 130 chili ed è ancora bravissimo in questo personaggio molto importante per la storia. New entry i coniugi (buoni ma cattivi) Christina Hendricks e Ryan Hansen. Dirige senza onore né ignavia Mark Waters, un onesto artigiano che si divide tra televisione e cinema. Un ladro senza troppe qualità e con la passione per il whisky, è sistematicamente contro la società che, crede lui, lo ha preso come bersaglio su cui scaricare ogni cosa. Sempre in bolletta, viene contattato dal suo ex aiutante per fare un colpo nella sede di un ente di beneficenza di Chicago dove il marito della Presidente tiene per sé gran parte del denaro che raccolgono. Ambedue vengono presi come volontari e si vestono da Babbo Natale. Le cose si complicheranno quando i ladri si troveranno tra i piedi l'invadente madre del ladro, vera piantagrane che renderà la banda sempre più ambiziosa e spregiudicata, dal comportamento criminale ai limiti della perfidia. Per peggiorare la situazione, Bastard si innamora dell’avvenente donna che non cede alle sue avance. Finale prevedibile.
