Vi presento Toni Erdmann è l’opera terza della regista, produttrice e sceneggiatrice tedesca Maren Ade (1976) ed è stato presentato con successo di pubblico e critica all’ultimo Festival del Film a Cannes, esito positivo che si è ripetuto in numerose altre rassegne e ha portato al film molti premi.
Inès lavora come consulente per una grande società di Berlino che fa affari in Romania. Negli ultimi mesi è di base a Bucarest e qui conduce una vita regolata da ritmi precisi, compresi quelli che sovraintendono ai momenti di sesso. La sua routine è spezzata dall’arrivo del padre, un gaudente e irregolare che, anche senza averne l’aria, mette in forse le sue sicurezze professionali e umane. Lo fa semplicemente chiedendole: ma tu sei felice? Parte da questa semplice domanda un processo di autoanalisi che porta la donna a mettere in discussione l’intero mondo che la circonda, comprese corsa al successo, invidie, frustrazioni personali. E’ un film lineare che parte come una commedia e, senza abbandonare i toni lievi come di mostra la sequenza, davvero da manuale in cui lei s’inventa una festa al nudo non essendo riuscita a rinfilarsi il costoso abito di sartoria che ha appena comperato. Un’opera che mette a fuoco alcuni temi che segnano negativamente il vivere moderno. In questo è un testo che dimostra un saper essere politico pur senza ricorrere a invettive o pistolotti. Davvero magistrale l’interpretazione di Sandra Hüller che dimostra di avere corde assai ampie che variano dalla tragedia al comico puro. In altre parole è un testo che, sotto la vernice della farsa, traccia un ritratto al vetriolo della società in cui viviamo e dei suoi miti. Il cinema tedesco, spesso sottovalutato dalla critica dimostra, in questo caso, una vitalità e una leggerezza davvero mirabili. Un’ultima nota: gli americani progettano di fare un remake di questo film, protagonista Jack Nicholson.