Un curioso ritorno del musicarello anni ’60 in un film a basso costo forse fatto per lanciare il gruppo realmente in essere degli Inverso o semplicemente come commedia retrò che fa emergere il ricordo dei tanti titoli realizzati con Gianni Morandi e altre stelle emergenti, senza peraltro dimenticare quelli più sentimentali con Al Bano. Fortemente voluto da Tonino Abballe, produttore e distributore della pellicola, e da Carlo Picone, leader di questo gruppo di amici musicisti, La pioggia che non cade - La colonna sonora di un sogno racconta di una band romana di folk pop e dei suoi componenti, legati da una forte amicizia consolidata negli anni grazie a numerose esibizioni dal vivo e dal loro desiderio di vivere per e solo di musica.
La storia è lineare e vede come protagonista assoluta la passione per le sette note: la sceneggiatura originale è ispirata alle sonorità e ai testi dell’omonimo album della band, dodici brani che guidano e scandiscono la narrazione del film, arricchendolo di atmosfere e significato. La pioggia che non cade è il primo lavoro discografico degli Inverso, pensato e strutturato come un concept album in cui viene affrontato un viaggio personale e metaforico, che prende vita portando il loro messaggio sul grande schermo. Il chitarrista e cantante del gruppo, che vive lavorando in una farmacia notturna, entra in crisi con la compagna che lo mette alla porta. Dapprima ospitato dall’amico batterista, poi dalla violoncellista single del gruppo, l’uomo è sempre più determinato a fare la svolta della sua vita, puntando unicamente sulla musica. Incontrano un impresario dai loschi modi che chiede due concerti gratuiti e promette un disco e la presentazione del gruppo nel giro che conta. In realtà, cerca un bel brano originale per proporre l’amante in una manifestazione a livello del Festival di Sanremo. I giovani musicisti se ne accorgono in tempo ed evitano la truffa. Il film è la creatura di Abballe, titolare di agenzia musicale e di P.R., che nonostante i dubbi iniziali sollevati da alcuni componenti del gruppo è riuscito a fare partire il progetto. Ha scritto il soggetto e ha iniziato a seguire il film avvalendosi principalmente dei testi e della musica scritta dal leader del gruppo Carlo Picone che in partica è il coautore del film. Mario Calvise, alla sua opera prima, si è messo a disposizione del progetto. Il risultato è un’opera ingenua ma professionalmente realizzata che riesce a coinvolgere nella pur prevedibile storia. Un video promozionale di ottantasei minuiti con il sapore del buon cinema di serie B.