Girl (Ragazza) è un film del fiammingo Lukas Dhont e racconta la storia della quindicenne Lara che sogna di diventare una étoile della danza, ma spera anche di trasformarsi definitivamente in donna, anche se è nata maschio.
Nell’attesa dell’operazione che sancirà il definitivo cambiamento di genere continua a inseguire il sogno di ballare frequentando una severa scuola di danza. Purtroppo, per lei/lui le due cose non vanno d’accordo e i medicinali che deve prendere per prepararsi all’intervento la debilitano sino a costringerla ad abbandonare lo studio. Presa dalla disperazione si evira rischiano di morire. Nell’ultima immagine la vediamo, con aspetto decisamente femminile, mentre cammina, forse riconciliata con la vita. Il film è un’opera prima e a ricevuto un caloroso accoglimento dal pubblico, quasi dieci minuti di applausi, della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes di quest’anno. È comparso anche nel palmares di questa parte della rassegna con vari premi fra cui quello per la miglior interpretazione maschile andato a Victor Polster. Riconoscimenti meritati, ma un tantino esagerati visto che l’opera muove su binari forse troppo scontati e prevedibili. In altre parole, è un testo che perora una tema doloroso, ma lo fa con un linguaggio decisamente tradizionale.