Genitori quasi perfetti è il secondo lungometraggio di Laura Chiossone, già regista di cortometraggi, videoclip (per Morgan, Marracash, Marlene Kuntz) e documentari. La sua opera prima - Tra cinque minuti in scena (2012) – era una tenera storia di dipendenza tra un’attrice di teatro e la madre non più autonoma, che s’intreccia tra fiction e vita reale in un quadro di passaggio tra generazioni al femminile. Spunto autobiografico per questa bella commedia, quella di genitore con il timore che alle feste di compleanno dei figli – soprattutto se organizzate in prima persona – non si riesca ad accontentare i bambini e, peggio ancora, madri e papà. I personaggi della commedia corale - che, per amarezza, ferocia e alternanza di toni, ha molte delle caratteristiche della buona commedia all'italiana - danno infatti il meglio di sé mentre conversano tramite i loro smartphone, ma quando si incontrano, l'amicizia diventa diffidenza e si innescano dinamiche sulle prime comiche e poi drammaticamente distruttive. Ogni adulto è diverso dall’altro, tutti cercano di fornire di se stessi una buona impressione, ma il pomeriggio è lungo dando tutto il tempo per non riuscire sempre a fingere. Il padre senza lavoro che giudica chi non ha il tempo per seguire i figli, il separato che non riesce a legare con gli altri, l’estetista che vive nel mondo delle soap opera, la coppia convenzionale che, alla fine, rischia di esplodere.
Essere genitori è veramente il mestiere più difficile del mondo, anche le persone ‘normali’ si trovano soffocate da un senso di inadeguatezza, mossi dall’ansia di essere giudicati dagli altri. La protagonista è una quarantenne single che da sempre deve pensare a tutto: l’organizzazione della festa di compleanno per gli otto anni del figlio si rivelerà un’occasione per rivalutare e mettere in discussione tutte le sue convinzioni, costringendola a misurarsi con altri tipi di genitori. Mentre i bambini giocano in salone intrattenuti dall' animatrice – che ha scoperto di essere incinta da pochi minuti e, nello stesso tempo, di essere stata abbandonata dal fidanzato - i grandi si ritrovano in cucina e iniziano a studiarsi a vicenda, celandosi dietro ai soliti sterili convenevoli. Tra genitori troppo apprensivi, troppo alternativi, troppo vegani o troppo intellettuali, richieste stravaganti e piccoli segreti, la festa del bimbo prenderà una piega del tutto inaspettata. Film fatto con amore da Laura Chiossone, è interpretato coralmente da un ottimo cast di attori su cui primeggiano Anna Foglietta e Paolo Calabresi. I dialoghi sono importanti, e nessuna battuta è messa lì per caso.