I personaggi ideati dal fumettista belga Peyo erano già apparsi, oltre che nell’arcinota serie a fumetti, anche in una popolarissima striscia animata di Hanna e Barbera I Puffi (Smurfs) – 256 episodi realizzato dal 1981 al 1990 - ed in due film live-action, I Puffi (The Smurfs, 2011) e I Puffi 2 (The Smurfs 2, 2013), ambedue diretti da Raja Gosnell, specializzato in commedie di taglio familiare con particolare riferimento ai più giovani.
Bene la serie televisiva – i 30 minuti della durata di ogni episodio limitava il rischio della noia – mediocremente per gli unici due titoli che fino ad ora il cinema aveva loro dedicato. La Sony, acquisendo i diritti per vari anni e pensando di sfruttare al meglio i personaggi, ha voluto sviluppare un film di animazione tradizionale, pur utilizzando tutte le tecnologie di avanguardia per creare effetti visivi che possano dare qualche emozione (è presente anche una edizione in 3D). Lo ha affidato ad uno dei suoi uomini migliori, quel Kelly Asbury che ha diretto il film candidato a due Oscar Shrek 2 (2004), il riuscito Spirit - Cavallo selvaggio (Spirit: Stallion of the Cimarron, 2002) e l’accettabile Gnomeo & Giulietta (Gnomeo & Juliet, 2011). Il risultato finale è buono anche se non entusiasmante. Il taglio scelto è quello più adatto ad un pubblico under 10 e, per questo, non sempre riesce ad essere interessante per gli adulti che, forse, sapranno apprezzare alcune importanti novità ma che hanno pochi momenti in cui emozionarsi. Gli sceneggiatori Stacey Harman e Pamela Ribon hanno varie esperienze televisive, l’ultima è tra gli autori dello script di Oceania (Moana, 2016) candidato a due Oscar – e hanno creato un microcosmo molto interessante, cercando di equilibrare la società maschilista a cui fa capo il Grande Puffo con un villaggio tutto al femminile guidato dalla forte Mirtilla. Questo per conquistare anche il pubblico delle bambine e poter ottenere un buon riscontro al box office anche per le previste successive produzioni. Non solo, è stato ideato per Garganella – il grottesco e cattivissimo mago nemico degli uomini blu – un secondo animale da affiancare al tranquillo e smaliziato gatto Birba. E’ un uccello un po’ rintronato, una specie di guerriero che vince raramente, il braccio alato del perfido uomo di scienza che sogna di utilizzare la forza dei suoi avversari per divenire sempre più potente. Monty, questo il suo nome, è imbranato come il suo padrone ma fa meno paura di lui (è stato valutato che l’uomo nero spaventa non pochi degli spettatori più piccoli). Altra invenzione, omaggio all’avanzante tecnologia ben nota anche ai bimbi, Tecno, coccinella smartphone. Nell'edizione italiana è stata inserita la canzone inedita Noi Puffi siam così interpretata da Cristina D'Avena, che è presente anche come doppiatrice nel ruolo di Mirtilla. Gli altri brani cantati sono presentati in inglese e senza sottotitoli. Puffetta, senza volere, indirizza Garganella all’interno della foresta segreta dove ha capito che ci sono altri Puffi. Tra mappe misteriose e creature magiche la bella bionda e i suoi migliori amici - Quattrocchi, Tontolone e Forzuto - si imbarcano in avventura ricca di azione e pericoli per incontrarsi coi loro simili che non conoscono ancora.