L’albero (L’arbre) di Julie Bertuccelli, presentato in chiusura del Festival di Cannes 2010, nasce dal libro Our Father who art in the tree (Nostro padre che sei in un albero) di Judy Pascoe e racconta di una famiglia australiana in difficoltà dopo la morte del padre, fulminato da un infarto. Una delle figlie è convinta che lo spirito del genitore si sia trasferito nel grande albero che sovrasta la casa.
Le radici del mastodontico vegetale causano seri danni all’edifico, ma lei si oppone con tutte la sue forze a che sia tagliato. L’arrivo di un uragano che devasta l’intera regione e abbatte l’albero e aprirà per tutti una nuova fase di vita. La vicenda intreccia realismo a magia, ma lo fa in modo abbastanza grossolano senza fondere i due elementi su cui si regge la storia. Il film è girato bene, offre maestosi paesaggi, ma non si discosta da una comune produzione commerciale.