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Oblivion

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Oblivion
Interpreti
Karl Gajdusek, Joseph Kosinski, Michael Arndt dalla omonima graphic novel di Joseph Kosinski e Arvid Nelson (2005).
Nazionalità
Anno
Durata
127

Oblivion, tratto da un romanzo a fumetti ideata dallo stesso regista, quel Joseph Kosinski di Tron: Legacy (2010), non è certo originale, ma la qualità delle ricostruzioni architettoniche, degli effetti usati per creare un mondo diverso aiutano ad accettare la mancanza d’idee. Tom Cruise continua a produrre film in cui appare il suo torso nudo ben modellato, dove dimostra di essere un buon pilota, in cui ci siano scene d’azione che possa vantarsi di avere interpretato senza l’uso di controfigure. Considerata la prestanza fisica dei suoi colleghi, l’incartapecorito e poco credibile Sylvester Stallone ne è un chiaro esempio, non fa una brutta figura.

Discorso diverso se si giudica per l’inesistente espressività, per l’incapacità di fornire spessore a qualsiasi personaggio donando solo un’esteriorità a volte funzionale, ma sempre priva di emotività. Non sappiamo dire se il regista citi o plagi vari film che l’hanno preceduto, ma molteplici sono i riferimenti chiaramente leggibili. Non solo, lo sviluppo del personaggio di Veka, la compagna del protagonista, sembra pensato sulla falsariga di uno di quelli che compaiono in Solaris (2002) di Steven Soderbergh come dimostrano la sua solitudine e il mondo, che nella sua immensità, le fa paura e le crea un forte senso di rassegnato dolore. A livello sceneggiatura si poteva lavorare meglio per identificare i due modi di essere che dividono mentalmente l’uomo e la donna. Lui è un sognatore, curioso, e non rispetta il protocollo per capire dove è realmente, avere risposte ai suoi dubbi: si veste da uomo country quando si rifugia nel luogo idilliaco vicino a un lago da lui scoperto, sogna di trascorrere gli anni che verranno proprio lì con la sua compagna, quasi fossero nuovi Adamo ed Eva. Lei vive con apprensione questo periodo trascorso nella stazione spaziale, non guarda nemmeno le splendide albe, sogna di andare nel nuovo mondo costruito su Titanio e vivere una vita priva di emozioni, ma sicuramente tranquilla e senza problemi. Anche lei sogna un’esistenza felice, ma all’interno di una realtà artificiale che non le appartiene. Siamo nel 2077, la Terra ha vinto contro invasori una guerra, ma utilizzando bombe atomiche l’hanno reso invivibile il pianeta. Trivelle asportano l’energia e l’acqua che serve ai terrestri che vivono su Titania. Un operaio controlla che i droni difensori siano in funzione, la sua compagna lo attende su di una stazione spaziale ed è anche la sua navigatrice. Accade che l’uomo trovi una vecchia astronave terrestre e che salvi bella pilota russa che ha sempre visto nei suoi sogni, o ricordi. Mette in discussione ogni cosa e l’incontro con i ribelli che abitano ancora la Terra e lo trasformeranno completamente. Perfette le ricostruzioni di un mondo che assomiglia lontanamente alla Terra che conosciamo, belle le descrizioni di un pianeta in cui la geometria conta più della bellezza della natura. Tecnicamente il regista ha poco da imparare e gli studi seguiti l’hanno sicuramente aiutato anche nella creazione di questo film. Si è laureato alla GSAPP, Columbia Graduate School of Architecture, ha studiato ingegneria e design, si è appassionato e specializzato in computer grafica, è stato anche assistente universitario specializzato nel campo della modellazione tridimensionale e grafica. Gran parte del merito per la qualità estetica delle immagini si deve a Claudio Miranda, direttore di fotografia cileno, naturalizzato statunitense, che aveva lavorato con David Fincher per Seven (1995) e ha vinto quest’anno l’Oscar per Vita di Pi (Life of Pi 2012) di Ang Li. Riesce a creare emozioni molto forti, illusioni che divengono realtà credibili grazie anche alla risoluzione digitale 4K. Filtra ogni cosa attraverso la poesia donando il piacere d’immagini anche rasserenanti, di un mondo in cui la fantasia e la speranza possono essere ancora elementi importanti. Gli esterni sono stati girati soprattutto in Islanda sfruttando al massimo i bellissimi ghiacciai di Jarlhettur ma anche nella zona dei magici Mammoth Lakes in California. Il progetto e la storia erano stati creati nel 2005 da Joseph Kosinski e Arvid Nelson. Andree Wallin aveva iniziato a disegnare la graphic novel nel 2009 e poi aveva smesso per divenire il concept artist del film. Il sito della Radical Publishing aveva annunciato che sarebbe stato pronto e edito nel 2012, ma così non è stato. Il regista non ha escluso di realizzarlo, ma con il sequel di Tron: Legacy annunciato per il 2014 che sarà a lui affidato completamente, questa ipotesi appare quantomeno poco probabile.

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opinioni autore

 
Oblivion 2013-04-13 13:48:33 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    13 Aprile, 2013
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