Vita e opere di Jimi Hendrix, dall'anonimato come spalla per Curtis Knight all'affermazione in terra britannica con la Jimi Hendrix Experience, tra donne che lo guidano, come Linda Keith vicinissima ai Rolling Stones, o che provano a amarlo, come Kathy XXX. John Ridley, già sceneggiatore di 12 anni schiavo (12 Years a Slave, 2013) diretto da Steve McQueen, sceglie di raccontare il periodo musicalmente più creativo ed esplosivo di questo cantante, quello della gioventù trascorsa da star in ascesa nella Londra dei club innovativi.
Considerato l'handicap grave di partenza con cui il film ha dovuto fare i conti, la mancanza dei brani più noti, lo sforzo del regista è da valutare positivamente nonostante la scelta di sceneggiatura di puntare troppo sul personaggio di Linda Keith fino renderla, cosa non vera, un punto di riferimento morale che veglia sulla vita di Jimi Hendrix cercando di indicargli la retta via, sistematicamente smarrita. Jimi - All Is By My Side si trova a pagare il prezzo della mancanza di diritti musicali, non concessi da parte degli eredi per tutti i brani composti direttamente da lui, e il ripiegare giocoforza sui momenti meno spettacolari della vita del protagonista, uno sconosciuto musicista di Seattle che, nel 1966, arriva a Londra. Nonostante l’ottima interpretazione mimetica di Andrè Benjamin, il film è condannato ad essere anonimo ed inconcludente, e con la nota dolente di diverse stonature coni fatti realmente accaduti, non solo quelli legati a Linda Keith. Un anno fondamentale per la vita di questo musicista, il bassista degli Animals che gli fa da manager e gli permette di tornare negli Stati Uniti dopo averlo presentato all’importantissimo Festival di Montreux. Belle ma non notissime le musiche, perfetta l’interpretazione dei protagonisti, ottima la regia, mediocre e rivedibile la sceneggiatura. Nel 1966, James Hendrix è ancora un chitarrista semi-sconosciuto ai più, ma con alle spalle una solida gavetta in varie band che contano ma che non riescono ad attirare ascoltatori. Durante una esibizione in un locale di New York viene notato da Linda Keith, all'epoca fidanzata del chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards, che rimane talmente affascinata dal talento di Jimi e della sua figura di ragazzo indifeso, da proporgli di andare con lei a Londra per inserirlo nel panorama musicale londinese. Lo farà più avanti con l’aiuto del bassista che gli è divenuto manager. In Inghilterra trascorrerà i dodici mesi che cambieranno per sempre la sua vita, spalancandogli le porte del successo nell'olimpo del Rock con un invito di tornare negli Stati Uniti dopo essere stato ospite del famoso festival svizzero di Montreux.