L’americano John Curran ha tratto Tracks - Attraverso il deserto dalla vera storia di Rubyn Davidson, una giovane australiana che nel 1977 ha attraversato in solitario una fetta del continente muovendo da Alice Springs per arrivare sulle spiagge dell’Oceano Indiano.
Era sponsorizzata dalla rivista National Geographic e aveva con sé solo una cagna e una mini carovana composta da quattro cammelli. Percorse duemilasettecento chilometri, affrontò la diffidenza dei nativi e lo scetticismo dei discendenti dei coloni, superò grandi difficoltà, patì la sete e il caldo, ma attivò all’Oceano. Un’odissea che il regista ricostruisce con grande abilità, punteggiandola di riferimenti al clima culturale del tempo. Una serie di richiami a quegli anni e alle contraddizioni e gli scontri che li segnarono che la regia non esplora sino infondo preferendo utilizzarli come una sorta di arredi scenici. Tutto questo far di quest’opera un buon film, ma del tutto privo di originalità. Certo l’interpretazione di Mia Wasikowska è di grande forza e professionalità. Tolto questo altre ragioni di interesse non se ne vedono.