Il tema della famiglia ricca o supposta tale la cui dorata intimità è violata da un manipolo di delinquenti in cerca di bottino, non è certo nuovo. Per fare un solo esempio si pensi a Ore disperate (Desperate Hours, 1955) che William Wyler trasse dal romanzo omonimo di Joseph Hayes (1918 – 2006), da cui lo scrittore aveva estratto anche un copione teatrale rappresentato nel 1955, interpretato, fra gli altri, da Paul Newman. Nel 1990, poi, Michael Cimino riprese in mano quel volume per un film, interpretato da Mickey Rourke e Anthony Hopkins, che non ebbe grande fortuna né di pubblico né di critica.
E’ ora la volta di Trespass (Invasione) di Joel Schumacher, un regista particolarmente abile nei film basati su personaggi al limite, si pensi a Un giorno di ordinaria follia (Falling Down, 1993) o a Number 23 (The Number 23, 2007). Al centro della vicenda c'è la famiglia di un commerciante di diamanti sequestrata, nella lussuosa villa in cui vive, da una banda di rapinatori in cui non manca il classico nevrotico, il gangster in cerca di denaro per sfuggire alla vita grama in cui è costretto con l’amante e il freddo assassino. Sangue e violenza abbondano e gli scarsi colpi di scena appaiono decisamente telefonati, ma nonostante queste lacune il film sviluppa una tensione non banale. Pregevole l’interpretazione, volutamente sottotono, di Nicole Kidman, mentre quella di Nicolas Cage è di grigia routine.