Jay Roach è un onesto artigiano attivo in televisione e nel cinema dove ha firmato alcuni film di successo quali Austin Power, Candidato a sorpresa (The Campaign, 2012), Mi presenti i tuoi? (Meet the Fockers, 2004) e A cena con un cretino (Dinner for Schmucks, 2010).
Nella messa in scena della vita di uno dei più noti sceneggiatori della Hollywood degli anni quaranta, L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, è perfetto nella ricostruzioni sia degli ambienti che delle atmosfere, realizzando immagini molto belle, magistralmente realizzate con l’aiuto di Jim Denault. Tuttavia, superato il positivo impatto con la bellezza visiva, ci si rende conto che al film manca l’impatto drammatico, la capacità di raccontare in maniera corretta una storia così importante e buia di Hollywood e degli Stati Uniti. Questo uomo di grande successo – era il più pagato nella Mecca del cinema e aveva firmato un contratto di lunga durata con la Metro Goldwyn Mayer – accetta di combattere contro i potenti per le sue idee politiche di sinistra conscio di rischiare molto. Finisce in carcere per anni e questo nel film è visto in maniera fin troppo bonaria. Continua a lavorare sotto falso nome, ma guadagnando il minimo necessario per sopravvivere. Contro di lui si scatenano personaggi di destra come John Wayne, Gregory Peck e Lucille Ball, la ex attrice e columnist di successo Hedda Hopper, tutti pronti a combattere per la Patria anche se, come nel caso di John Wayne, non si sono mai misurati in guerra. Autore di script quali Vacanze Romane (Roman Holiday, 1953), La più grande corrida (The Brave One, 1956) coi quali conquistò due Oscar, Spartacus (idem, 1960), Corte marziale (The Court-Martial of Billy Mitchell, 1956) è stato qui tradito dalla sceneggiatura, lacunosa e priva di interesse, scritta dal televisivo John McNamara che si è basato su una fre le biografie scritte su di lui, forse la meno riuscita. Sicuramente era meglio utilizzare un altro libro: Dalton Trumbo: Blacklisted Hollywood Radical (2014) di Larry Ceplair (1943). Gli interpreti, in blocco, sono tutti bravissimi con Bryan Cranston nominato per l’Oscar, Hellen Mirren perfetta Hedda Hopper, Diane Lane moglie paziente, Michael Stuhlbarg nel difficile ruolo di Edward G. Robinson. Questo sceneggiatore di successo, iscritto al Partito Comunista dal 1943, si era schierato al fianco dei sindacati ed era attivo politicamente per il riconoscimento dei diritti civili e della parità di retribuzione. E’ stato chiamato a testimoniare di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane (HUAC - House Un-American Activities Committee) nell'ambito dell'ampia indagine sulle attività comuniste negli Stati Uniti. Non risponse a domande mal formulate, fu condannato, arrestato e finì in una prigione federale. Nei successivi anni, le major si rifiutano di assumerlo per cui fu costretto a vendere la casa e fu emarginato.
…