John ha divorziato sette anni or sono e la sua ex – moglie sta per risposarsi, ma lui non è mai riuscito a elaborare il lutto della separazione. Vive in pratica chiuso in casa al punto che è proprio la sua ex a trascinarlo a una festa per fargli conoscere qualcuna. La cosa sembra riuscire con Molly, una trentenne esuberante, amante della danza e sessualmente vulcanica. Purtroppo la nuova compagna nasconde un segreto ben presto svelato: ha un figlio ventunenne che vice con lei e con il quale ha un rapporto che sfiora l’incesto.
Sarà proprio questo ragazzone a ingaggiare una vara e propria guerra sotterranea con il nuovo compagno di sua madre, costringendolo ad andarsene. A questo punto il film svolta verso il più classico dei lieto fine. Sarò proprio il giovane ad andare a cercare John e a pregarlo di ritornare fra le braccia di sua madre, che ha perso ogni gioia dal giorno in cui lui se n’è andato. L’idea di un parallelo fra due figure maschili squilibrate verso l’infanzia (John che non riesce ad assumere un atteggiamento veramente adulto e il ragazzone che rifiuta ostentatamente di uscire dall’infanzia) era ricca di possibilità. Tuttavia quasi ogni cosa rimane a livello di semplice intenzione con il film che naviga a gonfie vele verso la classica commedia buonista, limitandosi a sfruttare furbescamente una situazione promettente, ma che rimane solo tale sino all’ultimo fotogramma.