Racconti nell'Età dell'Oro (Amintiri din epoca de aur) è il titolo di un college di cinque storie firmate dai registi rumeni Hanno Höfer, Razvan Marculescu, Cristian Mungiu, Costantin Popescu, Iona Uricaru e dedicate ad altrettante leggende metropolitane in vigore all'epoca di Nicolae Ceauşescu (1918 - 1989). Si passa dai pasticci innescati dall'annuncio della classica visita del dittatore a un villaggio di campagna, ai traffici cui sono costretti, vera economia del baratto, i comuni mortali, alle assurdità imposte da funzionari più papisti del Papa, alla pratica dello sport nazionale: imbrogliare lo Stato e gli altri cittadini.
Come sempre capita in produzioni di questo tipo, non tutte le parti hanno un'identica forza, ma due s'impongono sulle altre: l'esplosione in un appartamento i cui inquilini hanno tentato di macellare un maiale in casa e la piccola truffa ordita da due ragazzi per guadagnare qualche lei facendosi passare per funzionari pubblici che chiedono agli abitanti di un casermone bottiglie con un campione di acqua potabile per poi rivenderne il vuoto. Le parti migliori sono impastate d'ironia e di disperazione e rendono concreto uno spirito capace di guardare al passato con fermezza, ma anche senza farsi troppe illusioni sul presente. Nel complesso il film testimonia un'ironica intelligenza che invita a fare i conti con un'epoca terribile, ma senza eccessi retorici e con la convinzione che il sorriso è l'arma migliore per liquidare gli sciocchi e i violenti. E' anche una forte testimonianza della vitalità di una cinematografia che è fra le più vivaci e interessanti del momento.