Dispiace vedere buone potenzialità poco sfruttate, attori che lavorano più su proprie caratterizzazioni che non basandosi su di una sceneggiatura scritta tenendo presente i tanti film dello stesso genere che lo hanno preceduto. Siamo di fronte alla classica commediola, inoffensiva e decorosamente girata, della coppia tranquilla che è costretta ad affrontare avventure nemmeno mai immaginate e che nell’amore trovano il gradiente per superare ogni prova, anche la più difficile.
Quindi, è prevedibile che il simpatico Zach Galifianakis – noto soprattutto per le tre avventure di Una notte da leoni (The Hangover Part 1,2,3 - 2009, 2011, 2013) dirette dal bravo Todd Phillips – sia un uomo buono ma imbranato e un po’ vigliacco con i desideri (ma anche i sogni erotici) dell’uomo medio che non vuole sopire le sue tentazioni. Fa sorridere pur nell’assoluta prevedibilità, anche se è difficile crederlo uno psicologo del lavoro addetto alle risorse umane pronto a inventare nuovi sproni per i suoi colleghi. In realtà è lui che dimostra di avere bisogno di un appoggio, morale e materiale, dagli altri. Isla Fisher, buona comica che si era segnalata ne Animali notturni (Nocturnal Animals, 2016) di Tom Ford, è la parte forte della coppia. Affettuosa madre e brava arredatrice di interni che attende che i figli partano per il campus estivo per inserire nel bagno un orinatoio tipo locale pubblico. Gioca a fare la sexy, cerca di attizzare il mai spento desiderio del marito e si insospettisce dei nuovi vicini troppo belli per essere veri. Purtroppo, dopo i primi 20 minuti, si sa o si immagina tutto, e poco interesse rimane per situazioni già viste in Mr. & Mrs. Smith (Idem, 2005) di Doug Liman o in titoli per ragazzi interpretati da Antonio Banderas. Oltretutto, nel trailer c’è realmente tutto e viene svelata ogni cosa dimostrando che, forse, oltre a quanto riassunto in quei pochi secondi, il film non merita di essere visto. La statuaria e bravina Gal Gadot è utilizzata unicamente come raffinato sex symbol, senza permetterle di esprimersi come attrice. Stesso discorso per il marito Jon Hamm – conosciuto soprattutto per buone performance televisive che è un manichino a cui è vietata ogni possibilità di essere credibile. Stupisce che alla regia ci sia l’esperto Greg Mottola, autore non occasionale di buone commedie quali Paul (2011) e Adventureland (2009). In questo caso si limita a mettere in bella quanto scritto dal solitamente brillante Michael LeSieur - The Maiden Heist (The Maiden Heist - Colpo grosso al museo,2009) di Peter Hewitt e Tu, io e Dupree (You, Me and Dupree, 2006) di Anthony e Joe Russo - senza sfruttare un’ambientazione fuori dal tempo tipica di molte cittadine di provincia statunitensi dove il tempo sembra essersi fermato per dare serenità a tutti. Pochi minuti in cui racconta quell’idilliaca finzione per poi fare saltare in aria qualche casa da parte di misteriosi personaggi. Inutile dire che i cattivi sono ridicoli, che il taglio vorrebbe essere familiare ma la presenza di ammiccamenti sessuali non lo rende adatto nemmeno a quel tipo di pubblico. Una tranquilla coppia della middle class spera di potersi godere le vacanze estive, coi figli lontani, pensando a piacevoli momenti intimi, ma arrivano nuovi vicini che si catapultano nella loro tranquilla vita e li obbligheranno a vivere esperienze al di fuori della norma. Spie di professione, assassini per contratto, i nuovi arrivati si dimostreranno anche buoni amici.