L’ottantaduenne Garry Marshall non ha nessuna intenzione di ritirarsi e, anzi, è impegnato con produzioni milionarie che, normalmente, accompagna nelle vette del box office. Autore televisivo, ha ottenuto la notorietà con Pretty Woman (1990) che ha sancito il successo di Richard Gere e Julia Roberts. Non era certo un grande film ma la capacità del regista di giostrarsi nella commedia raffinata ha trasformato una sceneggiatura non originale in un prodott cult.
Non ha mai preteso di essere un Maestro ma, nei pochi film realizzati – questo è il diciottesimo – non è mai venuta meno la sua capacità di accontentare il pubblico. Mother’s Day potrebbe idealmente chiudere un trittico dedicato a ricorrenze molto amate anche oltreoceano. Con Appuntamento con l'amore (Valentine's Day, 2010) si era occupato della festa dei fidanzatini (o similari), Capodanno a New York (New Year's Eve, 2011) raccontava delle festività in cui si può essere felicissimi ma anche molto tristi, qui parla della Festa della Mamma. Cambiano le ricorrenze ma non il suo modo di interpretarle né il taglio delle storie: donne felici o insoddisfatte, con o senza amore, giovani o meno giovani. I suoi film sono graditi principalmente dalle signore grazie anche alla presenza di attrici ed attori molto noti che aiutano la chimica del prodotto. In questa occasione, la sceneggiatura è ancora meno interessante del solito, presentando personaggi che non vengono realmente raccontati. La presenza di Julia Roberts in buona forma aiuta a rendere accettabile ogni cosa – è lei quasi sempre l’anello di connessione tra le varie storie – ma gli altri sono poco interessanti con Jennifer Aniston a dir poco deludente. Presente anche in questo film l’attore feticcio del regista, Hector Elizondo, qui un agente che si raffronta con la Roberts. Il film è, come al solito, lungo e spesso molto scontato con trovate non certo di prima mano. Le varie vicende si sviluppano nella settimana precedente alla Festa della Mamma che probabilmente negli Stati Uniti è nettamente più sentita che non da noi. La vicenda principale vede una divorziata che spera di aver riconquistato l’ex e invece scopre che sta per risposarsi con bella ragazza che diventa la matrigna dei suoi figli. La donna incontra un vedovo con due figli adolescenti e nasce l’amore. Inoltre, ci sono due sorelle - una lesbica - che hanno perso l’amore della madre, un’altra che cerca di trovare la madre naturale. E tante altre piccole/grandi storie in cui le madre sono viste in maniera fin troppo benevola, quasi a gratificare il pubblico che andrà a vederlo. Madri in attesa, single, matrigne, madri gay, madri assenti o lontane, ma sempre da amare e rispettare.
