L’intento sociale del film è encomiabile, e non a caso al Festival di Giffoni ha ottenuto un certo riscontro. Purtroppo, per cercare di essere al massimo credibili, sono state scelte interpreti poco esperte, incapaci di rendere in maniera accettabile i loro personaggi: le tre amiche sono obese senza la necessità dell’intervento di un truccatore, ma spesso ‘leggono’ le battute e non riescono a dare loro un minimo di credibilità e spessore.
Peggio di loro fa l’atleta di nuoto sincronizzato Alice Manfredi, perfetta quando nuota, un po’ deprimente quando deve parlare. Ci si domanda se sia meglio trovare identificazione dei personaggi con attrici che hanno il fisico idoneo a dare vita a certe problematiche oppure se si potrebbe optare per interpreti professionali in grado, con un po’ di maquillage, di sembrare grasse. Banale la costruzione dei personaggi con la ragazza che è in chat con un giovane a cui non ha il coraggio di inviare la propria foto o dell’altra che ha una bella voce ma che, per timore di essere presa ancora più in giro, rinuncia ai suoi sogni. Come poco credibile è lo scontro tra madre ex atleta di nuoto e la figlia cicciona. Non meglio va a Vinicio Marchioni, che mai riesce ad essere credibile come padre. Il punto debolissimo è la sceneggiatura, scritta a quattro mani ed assolutamente inconcludente. Peccato, perché il regista e cosceneggiatore Francesco Ghiaccio crede nel sociale, ne è la prova il precedente Un posto sicuro (2015) sempre scritto assieme a Marco d'Amore. Qui cerca di proseguire su quelle tematiche, di essere professionale, di non cadere in troppi luoghi comuni ma questo sforzo alla fine si rivolta contro l’interesse del film. Per la cronaca, Dolcissime è il nome della squadra di nuoto sincronizzato a cui danno vita le ragazze. Mariagrazia, Chiara e Letizia sono amiche inseparabili accomunate anche dall’obesità e dagli sfottò dei compagni di scuola. La prima soffre il confronto con la madre, ex campionessa sportiva, che si vergogna di lei. La seconda ha una chat con un coetaneo, ma tanta paura di svelarsi in foto. La terza è un talento per la musica ma ha troppa vergogna per esibirlo. Alice, capitano della squadra scolastica di nuoto sincronizzato, è costretta da un ricatto ad allenarle e le tre giovani si trovano in acqua spinte dalla gran voglia di rivincita. Finiranno per immergere la loro vita in quella delle rivali, avvicinandosi le une alle altre, ma capendo, il giorno dopo, che tutto sommato sono simili.