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Nella casa

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Dans la maison
Sceneggiatura
François Ozon liberamente tratta dalla pièce teatrale Il ragazzo dell'ultimo banco di Juan Mayorga
Interpreti
Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, Bastien Ughetto, Jean-François Balmer, Yolande Moreau, Catherine Davenier, Vincent Schmitt, Jacques Bosc, Diana Stewart.
Nazionalità
Anno
Durata
105

François Ozon, uno dei più prolifici autori d’oltralpe, con Nella casa fa discutere, perché tante possono essere le chiavi di lettura di un film che può essere giudicato, con i giusti argomenti, opera mediocre  di un buon artigiano o illuminato prodotto di un grande autore. Un professore di lettere frustrato dalla pochezza dei suoi allievi, scopre tra loro un ragazzo con la stoffa del romanziere che descrive con tono malizioso il suo week end trascorso con amico borghese e i genitori, piché innamorato della bella madre.

L’insegnante lo spinge a proseguire nel racconto, condizionando ogni sua azione. Liberamente tratto da Il ragazzo dell'ultimo banco dello spagnolo Juan Mayorga, copione proposto nel giugno del 2009 anche a Genova dal Teatro Stabile nell'ambito delle mise en espace, il film è forse fin troppo raffinato ma coinvolge immediatamente per le atmosfere thriller ed erotiche che dona a ogni situazione, a ogni immagine. Fabrice Luchini è un professore frustrato che ha pubblicato un libro mediocre e ora cerca tra i suoi allievi un potenziale scrittore, una persona cui potere insegnare l’arte dello scrivere, il figlio che non ha avuto. La moglie gestisce una galleria d’arte moderna ed è da lui molto contestata, un luogo in cui, per ironizzare sul potere, vi sono bambole gonfiabili truccate da Hitler o Mao. Il loro rapporto è franco, sincero ma non certo contraddistinto dal trasporto amoroso. Il ragazzo è figlio di emigrati, è senza madre ed accudisce ad un padre infermo; il suo sogno è quello di avere una vita sua, un’altra opportunità diversa da quella che il destino gli ha assegnato. Le sue azioni sono premeditate, studia la famiglia e le sue abitudini per oltre un anno e poi decide di diventare amico del ragazzo per potersi introdurre, con la scusa di aiutarlo in matematica, in casa sua. Spia, analizza, aggiunge conoscenza a conoscenza per essere sicuro che, quando deciderà di conquistare la donna, non potrà fallire. Il professore è conscio di tutto questo ma decide di rischiare ad essere suo complice creando lui stesso situazioni che il ragazzo poi renderà vere. La moglie lo sconsiglia, cerca di fargli capire i rischi di questo coinvolgimento emotivo ma invano. Su questo quadro base il regista disegna situazioni altamente erotiche, crea il dubbio che quanto raccontato sia vero o solo elaborato dal ragazzo per rendere contento il professore, propone un finale di grande drammaticità esistenziale. Il limite della storia è nella debolezza di una famiglia fin troppo normale e di scarso interesse suscitato dalla figura del padre, una marionetta priva di un minimo spessore narrativo. Il figlio, invece, è visto come un idiota che non capisce cosa sta accadendo. Mentre madre disegna una figura femminile piacevole ma non immaginabile come razionale oggetto del desiderio. Fabrice Luchini è completamente calato nel personaggio e lo rende in maniera perfetta con velata morbosità e frustrato desiderio di esibizionismo, legato alla scoperta di un ragazzo dotato. Kristin Scott Thomas vive il dramma della probabile chiusura della Galleria d’Arte ma questo non le impedisce di essere vicina al marito, di donargli inascoltati consigli: ci si abitua subito alla sua presenza tanto da stupirsi, nel finale, della sua vera importanza. Emmanuelle Seigner è l’oggetto del desiderio, una donna che continua a vivere col mediocre marito più per senso del dovere che non per amore. Fra tutti il migliore è il poco conosciuto ventiquattrenne Ernst Umhauer che propone una lettura perfetta del suo personaggio alternando momenti di dolcezza ad altri di perfidia e di freddo calcolo, proponendosi come un cattivo che vive questa realtà per riuscire a dimenticare la sua triste esistenza reale. Con un gioco di sguardi dice tutto di quanto prova lo studente disturbato emotivamente. Si parteggia per lui, nonostante la sua calcolata amoralità.

 

 

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opinioni autore

 
Nella casa 2013-04-20 08:07:42 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    20 Aprile, 2013
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