Uomini di parola, in originale Stand Up Guys (Gente leale), è il titolo di un film di Fisher Stevens che può facilmente essere classificato come pellicola per attori, nel caso specifico Al Pacino, Christopher Walken, e Alan Arkin. La trama non è molto originale, lo sviluppo è basato quasi esclusivamente sui dialoghi e le espressioni dei protagonisti, il finale è doverosamente aperto, non tanto perché questa è una forma funzionale al racconto, ma proprio per rispetto della natura, quasi esclusivamente attoriale, dell’opera.
Val esce dalla prigione dopo aver scontato ventotto anni per rapina e conflitto a fuoco. Durante la detenzione non è gli è sfuggita neppure una sillaba sui nomi dei complici. Ad attenderlo trova Doc, uno dei complici di cui ha taciuto il nome e che è venuto ad accoglierlo, in apparenza, per amicizia, in realtà per ammazzarlo. L’ordine è arrivato da un criminale che vuole fargli pagare la morte del figlio, anche lui coinvolto nel vecchio crimine, colpito accidentalmente da una pallottola sparata dal galeotto nel corso della una sparatoria seguita alla rapina finita male. Un terzo complice, Hirsch, è ricoverato in una casa di riposo per anziani ed è affetto da una malattia terminale. C’è subito la visita a un bordello, onde far recuperare al detenuto il tempo perduto, solo che lui fa cilecca e, per rimetterlo in tiro, occorre una cospicua dose di Viagra rubata in una farmacia. Solo che lui esagera con le dosi e finisce all’ospedale. Anche il terzo complice, recuperato dall’ospizio in cui era rinchiuso, ha voglia di sesso con più donne contemporaneamente è, all’atto partico, dimostra di non aver bisogno di sostegni chimici. Si spende talmente che, da lì a poco, il cuore gli cede. Ora sono rimasti solo in due ed entrambi sanno quale sia la situazione o Doc uccide l’amico o il committente ucciderà lui. Dopo qualche tentennamento decidono i mettersi assieme e assaltare il fortino del bandito che vuole veder morto Val. In mezzo c'è anche la storia di una ragazza rapita e violentata, cui il trio concede un’occasione di vendetta, e una vicenda di parentela fra Doc e una giovane cameriera. Sono parti del tutto sganciate dall’asse contrale dell’opera, che è il tema dell’amicizia e, per lo spettatore, delle performance di un trio d’interpreti straordinari. In questo il film non delude e offre un’occasione non banale per vedere all’opera alcuni mostri scari del cinema americano.