Il Natale è stato attaccato in qualche modo su un film che parlava di vacanze estive (difficile pensare che in Puglia a dicembre ci sia questo clima) in un villaggio turistico che sponsorizza il film. Non che ciò sia fondamentale per la riuscita di questo cinepanettone in pectore, ma dimostra ancora più come sia raffazzonato, come al pubblico venga offerto uno spettacolo povero, a tratti imbarazzante.
Battute sufficienti per uno short da tre minuti – dilatate in 90 minuti – per attori più che volenterosi che cercano di fare sorridere ma che, spesso, sembrano loro stessi a disagio. Per tentare di aggiornare i temi trattati, si fa finta di parlare di cybernauti, di entrare nel mondo di internet, delle chat e, in generale, dei social (soprattutto di Cupido 2.0, luogo d’incontro di cuori solitari). Nonostante tutto questo i temi sono sempre gli stessi, come del resto le situazioni di rumorosità che colpiscono, film dopo film, Enzo Salvi. C’è il Carabiniere dal nome meridionale che vive al Nord e un cantante melodico, privo di successo, nato al Sud che si chiama Ambrogio. Sono i genitori di due ragazzi noti in rete e che vivono grazie ai gradimenti lì ottenuti. I ragazzi si conoscono e, forse, sono amici, ambedue con ragazze mai incontrate dal vivo come fidanzate. Il dramma dei genitori all’antica è che i loro bimbi possano avere rapporti sessuali, baciarsi con la lingua e quant’altro come facevano loro quando avevano la stessa età. Fanno finta di essere i due innamorati, mandano messaggini alle ragazze e si ritrovano tutti, compreso i genitori, in un villaggio turistico in Puglia con caldo, sole e tanta voglia di fare bagni. Su questa idea iniziale, si cerca di aggiungere situazioni divertenti, ma il risultato è a dire poco deludente. Ai ragazzi che litigano con le fidanzatine e poi si riappacificano, ai genitori (tutti e quattro) che cercano di avere avventure per poi ravvedersi all’ultimo momento, si aggiungono i due testimonial – una fashion blogger molto sola e un web influencer complessato con tanto di lunghe chiacchierate con la mamma - di questo incontro organizzato da Cupido.2 e che naturalmente si innamorano. A parte la scarsità di battute e di situazioni, il difetto principale del film è nell’iniziare varie cose senza poi portarle a termine, come se gli sceneggiatori non fossero in grado di chiudere quanto iniziato. Massimo Boldi ripropone per l’ennesima volta il suo personaggio volgarotto, Biagio Izzo è molto bravo e sprecato, Enzo Salvi sempre più identificato nel suo burino con problemi di aerofagia, Paolo Conticini tristemente sex symbol, gli altri tutti bravini ma lasciati allo sbaraglio. Nei titoli di coda Izzo e Boldi, in un cinema, chiedono se il film sia piaciuto (per fortuna, non potevano sentire certi commenti del pubblico) e annunciano per il prossimo anno un Natale al Nord girato a Ponte di Legno: coraggio.
