Si possono contare sulle dita di una mano i film messicani arrivati sui nostri schermi. Questo è un primo merito di Instructions Not Included dell’attore, sceneggiatore e regista Eugenio Derbez (in originale No se Aceptan Devoluciones, vale a dire Restituzioni non ammesse), una commedia che ha mietuto un grandissimo successo in patria e che è stata accolta favorevolmente sul mercato internazionale.
La storia che racconta, in cui non è difficile rintracciare elementi già presenti in altri film, è quella di un latin lover di Acapulco che un giorno si vede arrivare in casa una ex – amante con tanto di figlioletta al seguito. Dapprincipio non ricorda neppure il nome della donna – una delle tante che sono passate fra le sue braccia – ma quando questa sparisce lasciandogli l’infante è costretto a mutare vita e a prendersi cura, suo malgrado, della bimba. Per farlo inizia un lungo viaggio con mezzi di fortuna verso Los Angeles per riconsegnare la piccolina alla madre. Va da se che fra l’adulto e la bimba scoccherà la scintilla dell’amore e lui, per mantenerla in maniera adeguata, supererà le molte paure che lo affliggono diventano uno dei cascatori più ricercati e meglio pagati dalle produzioni hollywoodiane. Quando la madre, che ora vive con un’altra donna, ricompare dopo anni e rivuole la figlia lui, che in molti anni non ha imparato una parola d’inglese, fuggirà con la bambina, oramai quasi adolescente. Finale tragico con il disvelamento di una malattia gravissima e incurabile che causa la morte anzi tempo della bimba e, unico dato positivo, la riconciliazione fra i due adulti. Il film è molto ben costruito, strappalacrime al punto giusto e prevedibile in maniera accettabile. Gli attori sono di prima qualità e un apprezzamento particolare lo meritano le tonalità cromatiche impresse all’opera da Martín Boege e Andrés León Becker.