Guardando Red 2 sembra non siano passati tre anni dal Red che aveva fatto conoscere al cinema i personaggi creati per il fumetto da Warren Ellis e Cully Hamner e già al centro di trasposizioni televisive. Bruce Willis è affiancato dal ex collega e grande amico John Malkovich, aiutati da Brian Cox trafficante internazionale; gli altri sono tutti cambiati ma il pubblico non sembra accorgersene anche perché il cast è sicuramente ben scelto e calibrato.
La bravura dell’esperto regista televisivo Dean Parisot che ha anche firmato due accettabili commedie quali Dick & Jane – Operazione furto (Fun with Dick and Jane, 2005) e Galaxy Quest (1999) sta nel non avere cambiato nulla rispetto a quanto realizzato da Robert Schwentke sia come ritmi che come impostazione narrativa. Del resto, riconfermando gli sceneggiatori Erich Hoeber e Jon Hoeber, è stato più facile creare le medesime atmosfere che hanno portato la prima parte ad essere autentico campione di incassi. Red è l’acronimo di Retired Extremely Dangerous e racconta da sola l’ironia di chi l’ha creata come una pesante presa in giro del mondo del controspionaggio. Sono vecchietti terribili che non accettano la pensione e che non possono dimenticare di essere state macchine da guerra bene oliate, assassini ma per il bene del paese. In quest’ottica tutto è lecito, anche dare contro al governo se vuole imporre decisioni quantomeno pericolose per la gente comune. Come dire che non lavorano per le autorità ma per salvare il mondo da chiunque lo voglia mettere in pericolo. Frank Moses è un ex agente speciale della CIA, felice della pensione che condivide con bella fidanzata. A un certo momento arriva l’Interpol che lo mette sotto torchio per farlo parlare di una missione che non ha mai compiuto: portare a Mosca una potente bomba al mercurio rosso durante il periodo della Guerra Fredda. Si unisce ad un ex collega ma, a sorpresa, partecipa all’impresa la sua tranquilla fidanzata che diventa la vera protagonista di incredibili gesta degne del più scafato agente segreto. Per riuscire nell’impresa, dovranno sopravvivere ad un esercito di implacabili assassini, spietati terroristi e incontrollati ufficiali governativi, desiderosi di accaparrarsi questa bomba devastatrice. Senza armi e senza equipaggiamento fanno affidamento sull’astuzia, lo spirito di corpo, l’esperienza e la fiducia in loro stessi mentre cercano di rimanere vivi. Coi toni più della commedia che di cinema d’azione, il film regala alcune scene niente male costruite con ironia e grande bravura con l’utilizzo di oltre cento stunt. Lieto fine per tutti i buoni, compreso quelli che non sapevano di esserlo. Per chi avesse qualche dubbio, ovviamente è già in pre - produzione un Red 3 sempre con John Malkovich e Bruce Willis: cavalli vincenti non si cambiano.
