Nathalie Pêcheux è una cinquantenne, professoressa di letteratura francese, divorziata, molto stimata in ambito professionale e madre di una bella ragazza che si accinge ad intraprendere la carriera di ballerina classica. Tutto sembra andare per il meglio sino al momento in cui l’insegnate precipita nell’insicurezza e la gelosia, anche verso la figlia.
Il medico le dice che si tratta di un processo naturale verso la menopausa, ma lei non si da ragione e finisce con litigare con tutti, colleghi di scuola, amiche e figlia compresi. Con Il complicato mondo di Narhalie David e Stéphane Foenkinos radiografano un momento tipico della vita delle donne, mettendo in risalto la paura che le colpisce quando intuiscono di essere sul punto di perdere il potere femminile. Il film descrive con grazia a precisione questa fase della vita dell’altra metà del cielo e ci consegna il ritratto di una donna ancora piacente, ma alle porte dell’età matura. Un momento che Nathalie riesce a superare non senza esserne segnata nel profondo. Da qualche anno il cinema francese ci consegna ritratti al femminile costruiti con grane precisione, anche grazie ad attrici, in questo caso Karin Viard, che nella maturità offrono al pubblico figure di grande forza. In più i fratelli Foenkinos, qui vi aggiungono un tocco di sensibilità raffinata che rende particolarmente vera questa figura d’insegnate sulle soglie della vecchiaia. Il titolo originale del film è: gelosa, una dizione che meglio si attaglia all’opera e al personaggio che la anima.