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The Sessions - Gli appuntamenti The Sessions  - Gli appuntamenti Hot

The Sessions  - Gli appuntamenti

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
The Sessions
Sceneggiatura
Ben Lewin dall’articolo On Seeing a Sex Surrogate del giornalista e poeta Mark O'Brien apparso sul magazine The Sun nel maggio 1990.
Interpreti
John Hawkes, Helen Hunt, William H. Macy, Moon Bloodgood, Annika Marks, Adam Arkin, Rhea Perlman, W. Earl Brown, Robin Weigert, Blake Lindsley, Lo Ming, Rusty Schwimmer, Jennifer Kumiyama, Tobias Forrest, Jarrod Baile.
Nazionalità
Anno
Durata
93

Basato sugli articoli scritti da un giornalista e poeta affetto da poliomelite, ispirato ma anche debitore del documentario Breathing Lessons: The Life and Work of Mark O'Brien di Jessica Yu vincitrice del Oscar nel 1997, The sessions racconta senza pudori della scoperta della sessualità di un uomo diversamente abile rinchiuso da sempre in polmone d’acciaio. Grazie a una terapista sessuale si scopre uomo, con un prete liberale ha il placet per proseguire in questa sperimentazione.

Tema difficilissimo, è letto con bravura da Ben Lewin perfettamente supportato da tre splendidi interpreti quali il sempre più bravo John Hawkes, la coraggiosa e perfetta Helen Hunt, un grande William H. Macy. Parlare di sesso seriamente è sempre difficile che sia in un romanzo, in un saggio o attraverso le immagini: persiste un non sempre consciamente recepito pudore mischiato all’eccitazione per un tema spesso carico di troppe valenze per essere trattato con serenità. Se a questo si aggiunge che qui parliamo di un uomo ultratrentenne che non ha mai provato il sesso e che si affida ad una normalissima madre e moglie di famiglia che di professione fa la terapeuta sessuale, si capiscono le difficoltà del regista/sceneggiatore nel costruire un film con scene prive di pudore di facciata. Il sensibile regista e sceneggiatore anche lui affetto da poliomelite, è la persona più adatta per trattare senza inutili veli ma anche senza demagogia o strani pruriti una vicenda così difficile oltretutto perché vera, vissuta direttamente da un uomo che ha trovato una propria dimensione, una ragione di vita nonostante abbia trascorso gran parte della propria esistenza all’interno di un polmone d’acciaio. In casa sua non esiste un letto, non sarebbe servito, e quando decide di vivere l’esperienza del sesso per poterla poi raccontare con articoli su The Sun deve trovare l’ospitalità nella casa di amica disabile come lui. Questa esigenza racconta in un attimo la realtà di un uomo che molte cose della vita non le ha mai provate, non solo l’amore fisico ma anche il piacere di distendersi su di un letto, di mille altre cose normali per gli altri. Mark O'Brien il cui personaggio è la base del film, era un noto poeta e giornalista statunitense che all’età di 6 anni aveva contratto la malattia: gli era stata donata dai genitori una seconda volta la vita perché si erano rifiutati di farlo ospitare in una struttura assistenziale in cui le aspettative di vita erano di 18 mesi. Nato nel 1949, morto nel 1999, è tuttora ricordato per il suo coraggio, la militanza sociale, il valore di poesie mai banali, per una prosa che faceva capire i problemi ed i drammi delle persone come lui con poche, sentite parole. E’ interpretato magistralmente da John Hawkes, attore televisivo e cinematografico che riesce ad esprimere gioia e dolore con gli occhi e qualche smorfia del volto, non utilizza mai il suo corpo (Mark era completamente paralizzato), scrive articoli o compone poesie schiacciando i tasti della macchina da scrivere con una matita che tiene in bocca. Helen Hunt dall’età di dieci anni è attivissima come attrice televisiva e cinematografica. Cheryl è da lei vissuta in maniera naturale, senza mai cambiare il tipo di espressività a seconda dei momenti del suo rapporto con il paziente che siano verbali o più intimi. Dona completamente anche il suo corpo ma quando torna a casa annota tutto in un’agenda e registra impressioni, sensazioni, risultati della terapia su nastro: in questa maniera riesce a distaccarsi dal disagio che ha nei confronti di chi la giudica per quello che non è. William H. Macy, prete anomalo che guarda più al benessere dei suoi parrocchiani che non alle loro anime, con poche battute delinea perfettamente il personaggio a cui si rivolge Mark nei momenti di maggiore bisogno. Forse è la figura più difficile tra le tre da rendere in maniera corretta e convincente perché entra nella vita dei due con un terzo incomodo, le regole della Chiesa, che rischiano di fargli fare le cose sbagliate. Film da vedere, da discutere, da apprezzare per il messaggio che trasmette anche se non sempre la sceneggiatura riesce a bene delineare gli altri personaggi. Tuttavia forse non ha sbagliato Ben Lewit a compiere questa operazione: ha ridotto al minimo i personaggi di cui realmente occuparsi ma ha saputo contenere il film in poco più di 90 minuti. Se più lungo probabilmente avrebbe rischiato di perdere l’attenzione del pubblico.

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opinioni autore

 
The Sessions - Gli appuntamenti 2013-02-23 09:39:52 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    23 Febbraio, 2013
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