Edmond Rostand (1868 –1918) è stato un poeta e drammaturgo francese, celebre per aver realizzato l'opera teatrale Cyrano de Bergerac, appartiene, cioè a quel gruppo di autori diventati famosi per aver scritto un testo che ha ottenuto un grande successo.
Oggi sono pochi coloro che ricordano le opere minori di questo autore anche se fra esse ve ne sono alcune che, all’epoca, incontrarono il favore del pubblico. L’attore, sceneggiatore e regista franco - britannico Alexis Michalik (19829) ha riesumato l’origine di quel testo, nel 1897, in un film - Cyrano, mon amour – che, in patria, ha riscosso un grande successo in parte replicato anche da noi. Il film è forte di un cast di tutto stipetto in cui emerge Olivier Gourmet nel ruolo del brutto spadaccino e poeta che spiana la strada all’amico, il giovane cadetto Cristiano de Neuvillette, nel cuore della bella Rossana, cugina di Cyrano e cui anche lui è invaghito. Il film è un episodio di quel cinema nel teatro di cui abbiamo apprezzato in passato numerosi esempi. Rispetto agli altri film ha il merito di ricostruire un clima e un’epoca che ha molti punti in comune con l’oggi, ma se ne differenzia per altrettanti aspetti, primo fra tutti la quasi commistione di ruoli fra attrici e prostitute o, se si preferisce, fra impresari teatrali e prosseneti. È una riflessione non banale sul fare scena e, cosa che non guasta anche se già ben presente nel copione di partenza, fra dramma e commedia. Ancora una volta il cinema d’oltralpe ci insegna come far leva sul patrimonio nazionale per realizzare opere che hanno una forte validità anche oggi.