Comprendiamo perfettamente che le mastodontiche produzioni, come quella a cui fa capo questo film, richiedano lunghi tempi di preparazione e, per questo, non sempre le opere realizzate vengano presentate in momenti adeguati.
Ad esempio, una vicenda tutta esplosioni, cattivi che si nascondono ovunque, Londra distrutta da scoppi vari sinceramente non ci sembra molto adatta a questo particolare momento internazionale. La Universal con questo film fracassone, insieme di effetti visivi e sonori, inizia la serie Dark Universe usando i mostri che ottennero grande successo negli anni ‘30. L’idea è quella di far convivere creature inquietanti di differente origine che battaglino o si alleino tra di loro. Nonostante gli sforzi degli sceneggiatori, il ridicolo è dietro l’uscio e, spesso, riesce ad ottenere ampio spazio. Essere in grado di far convivere La Mummia con il Dottor Jekyll è impresa improba, inutile, qualunquista e priva di ogni forma di interesse. A questo va aggiunta l’incredibilmente povera e svogliata interpretazione di Tom Cruise, mercenario che ne combina di tutti i colori senza mai tentare di annettere credibilità o, quantomeno, un pizzico d’ironia in quanto fa. Si adegua Russell Crowe che non crede nemmeno per un attimo al suo Dottor Jekyll interpretandolo in maniera distratta, senza mai dare una zampata vincente. Discorso diverso per la volenterosa e affascinante Sofia Boutella – che esigenze di copione ci fanno ammirare in tutta la sua bellezza - ballerina di nascita algerina che ha saputo impegnarsi tanto da fare dimenticare le precedenti prove in film musicali ed in televisione. La sua cattivissima è raccontata attraverso vari livelli recitativi e nemmeno gli effetti speciali che la imprigionano riescono a fare dimenticare le espressioni del volto. Dirige il quarantatreenne autore televisivo Alex Kurtzman, con un’unica esperienza nel lungometraggio legata alla commedia Una famiglia all'improvviso (People Like Us, 2012). Assolutamente inadatto per realizzare un film di questo tipo, sembra essere capitato lì per caso combinando più guai che cose buone. Realizzato in oltre 130 giorni di lavorazione, dall’aprile al agosto dello scorso anno, è costato più di 120 milioni di dollari, budget che si nota nella spettacolarità delle immagini ma non certo nella loro inesistente qualità. Un mercenario che collabora con l'esercito ruba a un’archeologa la mappa per raggiungere una tomba misteriosa. Nel tentativo di salvarla dagli integralisti islamici, finisce per farla bombardare dai droni. Apre l'ingresso a una grotta in Mesopotamia, dove si trova il sarcofago della principessa egizia Ahmanet, che, mentre cercava di portare il Dio della morte Set tra i vivi, era stata fermata e mummificata. Complicazioni.
