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Gorbaciof

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Gorbaciof
Sceneggiatura
Diego De Silva, Stefano Incerti
Interpreti
Toni Servillo, Mi Yang, Geppy Gleijeses, Nello Mascia, Gaetano Bruno, Hal Yamanouchi, Antonio Buonomo, Agostino Chiummariello, Salvatore Ruocco, Francesco Paglino, Salvatore Striano
Nazionalità
Anno
Durata
85

Il cinema è arte collettiva e il film nasce da molte sensibilità di cui il regista è il coordinatore e il responsabile. Questa semplice realtà è spesso dimenticata quando si parla dell’opera cinematografica attribuendone valore o disvalore solo a chi la firma in prima persona poiché, dietro di lui, ci sono l’intelligenza e il senso artistico di sceneggiatore, scenografo, direttore della fotografia, musicista e, soprattutto, il lavoro degli attori. Poche, semplici considerazioni che vengono in mente assistendo a un film come Gorbaciof (con la f finale, rigorosamente alla napoletana) firmato da Stefano Incerti, ma segnato nel profondo dal volto e dai gesti di Toni Servillo, forse il maggiore attore di cui disponga oggi il nostro cinema. Marino Pacileo, detto Gorbaciòf a causa di una voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli.

Un burocrate non estraneo all’uso della violenza e che ha la passione per il gioco d’azzardo. A questa si aggiunge l’amore per la bella cinese Lila, il cui padre gestisce il ristorante in cui si svolgono le partite di poker, organizzate da un avvocato spalleggiato da alcuni energumeni, cui partecipa quasi ogni giorno. L’impiegato carcerario riesce sempre a uscire vincitore dal gioco, in cui impiega i denari che ha in consegna, soldi che puntualmente rimette in cassa il giorno dopo. Tuttavia, quando scopre che il padre della sua bella si è pesantemente indebitato con il biscazziere e questi gli chiede di vendergli la figlia, s’indebita a sua volta con un ambiguo capo delle guardie carcerarie per ripagare il debito al suo posto. La sua generosità sarà vana e un tragico finale chiuderà la storia. E’ un racconto di stampo classico, quasi privo di dialoghi e con i pochi che vi circolano resi spesso volutamente incomprensibili da un dialetto serratissimo. Il tutto immerso in una Napoli la cui immagine si allaccia a quella già proposta da questo regista nel film d’esordio: Il verificatore (1995). Quest’ultima fatica conferma la lucidità narrativa di un autore che non ha remore nel passare dal palcoscenico allo schermo – ha collaborato a lungo con Mario Martone – e che ha una particolare maestria nella scelta e direzione degli attori. In questo caso, oltre a un superbo Toni Servillo, da notare la prestazione di Geppy Geijeses, nei panni del sordido legale che gestisce il tavolo del poker, un attore spesso insopportabile sulla scena, ma che, in questo caso, si rivela interprete misurato ed efficace.

 

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opinioni autore

 
Gorbaciof 2010-10-16 19:04:09 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    16 Ottobre, 2010
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Quest’ultima fatica conferma la lucidità narrativa di un autore che non ha remore nel passare dal palcoscenico allo schermo

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