I film che ruotano attorno a una qualche celebrazione familiare (matrimonio, funerale, compleanno) sono davvero molti. Eventi che, sistematicamente, portano al disvelamento di conflitti, spesso latenti da tempo, apertura di armadi pieni di scheletri, esplosioni di scontri fra persone che, sino a pochi momenti prima, scherzavano, si davano pacche sulle spalle e baci sulle gote. I segreti di Osage County si aggiunge a questa lunga lista mettendo in scena le riunioni di famiglia che seguono al funerale di un bravo poeta, uccisosi per l’accumulo di rovelli e umiliazioni inflittegli dal circuito parentale.
Lo piangono, si fa per dire, la moglie ammalata di cancro, le tre figlie, la cognata, alcuni nipoti, mariti e compagni delle rampolle. Il film porta sullo schermo un testo del drammaturgo e attore Tracy Letts (1965), rappresentato in teatro nel 2007 e coronato dal Premio Pulitzer. La regia è affidata al produttore, sceneggiatore e regista John Wells (1956), un cineasta particolarmente attivo nel campo delle serie televisive. Film come questo richiedono un impegno particolare da parte del cast, in questo caso un vero parterre de rois in cui compaiono numerose attici e attori vincitori o candidati al Premio Oscar. La fanno da padrone una pattuglia di interpretii capitanate dalla veterana Meryl Streep che dà la battuta, ad esempio, ad una Julia Roberts mai vista a un tale livello di bravura. Certo, la trama è fragile, i colpi di teatro prevedibili, il legame fra personaggi e ambiente (un’assolta Oklahoma con abitazioni circondate dal nulla) è flebile, quasi inesistente. Difetti che non impediscono all’opera di approdare ad un bilancio decisamente positivo, soprattutto sul versante attoriale.