Dany Boon, attore e regista, in coppia con Kad Merad, attore, hanno ottenuto un notevole successo commerciale con Giù al nord (Bienvenue chez les Ch'tis, 2007) che sfruttava le deformazioni linguistiche tipiche del dialetto, il Ch'timi, che si parla nella regione al nord di Parigi (l'area di Lille) e che questo regista e attore, il cui padre era un ex - puglie algerino, ha parlato sino all’età di dodici anni, quando ha imparato il francese.
Questo film ha ottenuto, in patria, un enorme successo ed è stato esportato anche in Italia ove Luca Miniereo ne ha diretto, nel 2010, una versione intitolata Benvenuti al Sud a cui farà seguito, nel 2012, Benvenuti al Nord, sempre a firma dello stesso regista. Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute rimette assieme, come regista e attori, la copia del film del 2007, ma lo fa senza alcuna vera invenzione. Protagonista è il fotografo di un dizionario medico on line ossessionato dalla paura di potersi ammalare per cui evita ogni contatto, respinge quelli che cercano di baciarlo, fa acrobazie in metropolitana per non toccare nulla né sedersi. La sua vittima predestina è il dottor Dimitri Zvenka, che lo ha in cura da molti anni e che lui assilla con supposte malattie di cui non soffre affatto. Per una serie di circostanze, invero banali e decisamente inverosimili, finisce in un carcere del Tcherkistan, immaginario paese dell’Est Europa oppresso da un dittatore sanguinario e travagliato da una guerriglia capeggiata dal mitico comandante Anton Miroslav. Il soggiorno in una cella piena di topi e scarafaggi, unito al cibo vomitevole lo guariscono dall’ipocondria e gli fanno anche trovare l’amore. E’ una commedia banale priva di trovate originali e che allunga per centosette minuti un’ideuzza già usurata dopo poche sequenze. Da evitare con cura.