Film pensato unicamente per un pubblico infantile, utilizza stereotipi cari anche agli adulti che creano un ibrido non sempre interessante. Con una formula sempre più utilizzata, si uniscono due registi, uno solo con esperienza di animazione, per utilizzare questo mezzo di espressione aggiungendo caratteristiche più vicine al fantasy classico.
Tra le esperienze di Éric Warin c’è il bel Appuntamento a Belleville (Les triplettes de Belleville, 2003) di cui aveva ideato più personaggi, tra in quelle di Éric Summer tanta televisione - tra gli altri, vari episodi de Il commissario Cordier (Commissaire Cordier) – per cui ha creato Phenomena, un interessante serie di docufilm girati negli Stati Uniti basati su persone con strane caratteristiche, un serie venduta in 50 paesi, durata 5 stagioni a partire dal 1989. In momenti difficili per i buoni professionisti privi di grande notorietà, i due si sono messi anima e corpo in questo progetto apparentemente interessante, ma le scelte produttive di relegare lo share in un pubblico di ragazzini li ha limitati non poco. Sembra di assistere ad un reality, a un Ballando sotto le stelle o a un Saranno famosi basati sulla competizione senza regole di danzatori che rincorrono il successo. La costruzione narrativa è buona, valida l’animazione, simpatica l’idea di vedere Parigi negli anni in cui si è trasformata nella Ville Lumiere, ma ogni cosa sembra messa lì per giustificare i lunghissimi balletti creati da ottimi coreografi quali Aurélie Dupont e Jérémie Bélingard. I protagonisti hanno visibilità esteriore ma poco importa agli sceneggiatori che siano orfanelli tanto che l’ex ballerina è fin troppo caratterizzata, come i vari cattivi che appaiono durante il film. Probabilmente otterrà un certo successo tra le ragazzine con buona pace degli annoiati genitori che, nello stesso tempo, avranno difficoltà a sedare le fantasie dei loro figli. Due ragazzi undicenni, amici e forse innamorati, crescono assieme ai loro sogni: Félicie vorrebbe diventare etoile, Victor spera di trasformarsi in importante inventore. Orfani dalla Bretagna fuggono a Parigi dove si stanno realizzando le strade progettate dal Barone Haussmann (1809 - 1891) e la costruzione della torre Eiffel (1887). Entusiasti e ottimisti, comprendono che per vivere dei propri sogni bisogna impegnarsi molto. La ragazzine, aiutata da una ballerina caduta in disgrazia, cresce artisticamente e umanamente, ma tra il palcoscenico e la realtà c’è una temuta – e spocchiosa - rivale nonché la potente madre.