L’animazione messicana ha poco da invidiare a quella USA, lo sa bene Guillermo Del Toro che da anni è vicino a questo mondo trovando sempre la maniera di aiutarlo. Il Premio Oscar si occupa principalmente di quanto realizzato a Guadalajara, la sua città, ma è anche molto vicino ad autori quali Andrés Couturier che hanno saputo creare le condizioni per realizzare buoni prodotti.
Questo cineasta ha fondato a Città del Messico gli Anima Estudios con cui sta facendo una serie di storie ispirate a Cantinflas, uno dei più noti attori comici messicani di tutti i tempi. È stato il regista di Kung Fu Magoo (basato su Mr. Magoo), e ha lavorato alla supervisione di Teenage Fairytale, Dropouts (la serie TV ispirata a Wizards and Giants) ha diretto Top Cat e i gatti combinaguai (Don Gato: El Inicio de la Pandilla, 2015). Il film, interamente realizzato in CGI (Computer generated imagery) una tecnica sempre più utilizzata per l’animazione, è ambientato in un mondo parallelo dove il funk e lo psichedelico fanno incursione in una Londra del passato. È una favola ambientata negli anni Sessanta che si svolge in un mondo simile a un videogame e dove tutto è possibile, anche divertirsi. Un antieroe che subisce quello che il destino gli impone, la damigella in pericolo che non vorrebbe mai divenire principessa perché rifiuta di crescere e il cattivo ex - buono che crea più confusione che altro, sono pensati in maniera originale e seguono un arco narrativo che li porta in direzioni diverse rispetto a quello che potrebbe sembrare il logico sviluppo. Il pubblico entra in un mondo edulcorato, dove l’unico che si sente fuori posto è proprio il giovanissimo Terry, quello che più di tutti ha desiderato conoscere quel mondo tra fiaba ed avventura. Qui la magia ha molto a che fare con le emozioni umane, e a tratti se ne prende perfino gioco. C’è un’ampia gamma di emozioni e ogni personaggio strizza l’occhio al suo corrispettivo nel mondo reale. Perché la storia si sviluppa nei due mondi, in cui lo stesso personaggio spesso dissente su quanto sta facendo il suo alter ego. A tutto questo va aggiunto qualche spunto che fa ricordare come la cultura popolare messicana sia un baluardo irrinunciabile per autori che cercano di non far morire le tradizioni. Terry, ragazzino timido e riservato, trascorre le vacanze dalla nonna, proprietaria di un magico Luna Park: alla morte della donna, il giovane diventa proprietario di un’attrazione, ormai lontana dai gusti della gente. Tutto cambia quando, grazie a una magia, Terry raggiunge un vero regno incantato, molto lontano però da quello descritto nei racconti della nonna. Broncio, un mago brontolone, ha infatti lanciato un sortilegio nel paese rendendo tutti tristi e sconsolati. Qui conosce una ragazza destinata a divenire Principessa, e assieme si avviano verso un lieto fine.