Sin dai primi testi questa regista, da sempre attenta ai problemi psicologici e alle relazioni interpersonali, ha dimostrato, invece, una forte attenzione verso il cinema tradizionale, i conflitti di personalità e le relazioni parentali. Con Love Is All You Need (L’amore è tutto ciò che vi serve, citazione lievemente modificata del titolo di un famoso brano dei Beatles: All You Need Is Love) la regista accetta la sfida della commedia sentimentale. In una Sorrento da carolina s’incontrano una parrucchiera e un manager, entrambi sono arrivati lì per assistere al matrimonio dei rispettivi rampolli. Per la verità il primo impatto c’è stato già in aeroporto quando la donna, appena uscita da un ciclo di chemioterapia e fresca della scoperta del tradimento del marito, ha urtato con la sua macchina l’auto del dirigente, vedovo inconsolabile di una donna morta anni prima in un incidente stradale. Secondo prassi i due solitari forzati finiranno per mettersi assieme e, sempre, secondo prassi, la cerimonia nuziale svelerà non pochi scheletri frettolosamente riposti negli armati. Un film leggero e ben costruito che usa come scenografia un’Italia stile pizza e mandolino, qui un po’ meno fastidiosa del solito grazie alla lievità di tono con cui la regista tratta la materia. Da vedere, ben sapendo che si dimenticherà in fretta.
Love is all you need
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Inviato da Umberto Rossi
04 Gennaio, 2013
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Cast, Crew, Infos - Cinema
Titolo originale
Den skaldede frisør
Regia
Sceneggiatura
Anders Thomas Jensen
Interpreti
Pierce Brosnan, Trine Dyrholm, Molly Blixt Egelind, Sebastian Jessen, Paprika Steen, Kim Bodnia, Ciro Petrone, Christiane Muller.
Nazionalità
Anno
Durata
116
Sito ufficiale
Susanne Bier (1960) si è formata nel clima del movimento Dogma 95 (Dogme 95) lanciato dai suoi connazionali Lars von Trier e Thomas Vinterberg, tendenza da cui ha preso le distanze quasi subito. Ricordiamo che si è trattato di un manifesto basato su un decalogo inteso a purificare il cinema da effetti speciali e investimenti miliardari. I film sarebbero dovuto essere costruiti senza far uso di luci artificiali né scenografie e colonne sonore aggiunte, inoltre si sarebbe dovuto girare solo con camera a mano. Una provocazione contro il cinema troppo artificiale che gli stessi proponenti abbandonarono dopo pochi anni, ritornando ai vecchi metodi come dimostrano, ad esempio, le ultime due opere di Lars von Trier (Antichrist, 2009 e Melancholia, 2011)
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opinioni autore
Love is all you need
2013-01-04 08:33:48
Umberto Rossi
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