Questo film ha avuto una vita difficile e complessa, ora è presentato con un ritardo di due anni sui nostri schermi dopo avere avuto distribuzione in Paesi marginali. Il tema è interessante, ma il taglio ha fatto storcere il naso a più d’uno, perché può dare la sensazione che Pablo Escobar sia raccontato in maniera fin troppo bonaria, quasi come un buon padre di famiglia attento alle esigenze del popolo colombiano più che un criminale, una persona che uccideva e faceva uccidere con inaudita ferocia.
Pensato dall’attore italiano Andrea Di Stefano, scritto nel corso di vari anni, inizialmente era una corretta biografia di uno dei maggiori trafficanti di droga del mondo. Probabilmente i produttori lo consideravano un po’ noioso, incapace di appartenere a tipo di spettacolo antico e nuovo – il cinema – per cui si fanno le migliori e peggiori cose. Il progetto è stato completamente rivisto – forse travisato – e su fatti realmente accaduti è stata costruita una fiction che non sempre funziona e, spesso, risulta un po’ fastidiosa proprio per causa un certo buonismo. Personaggi inventati, cambio dei dialoghi e, alla fine, Escobar appare per quello che non era. Il film è stato insignito del premio per la migliore opera prima al Festival di Roma del 2014 ma, dato i test sul pubblico, non ha avuto facilità a trovare un distributore. Troppa importanza si dà alla voglia di divertirsi della vittima sacrificale – lo si capisce subito che farà una brutta fine – con la sua passione per il surf e la bella vita, il suo amore per bellissima ragazza che si scopre essere nipote del potente boss. Personaggio inventato o quasi, acquista una visibilità che danneggia il costrutto drammaturgico del film. Per fortuna Benicio Del Toro riesce a recuperare forza ed interesse per il suo personaggio, offrendo una prova professionale di buon livello. Occhi magnetici, espressione drammatica ed intensa, l’attore propone il repertorio che lo ha reso popolare e fatto insignire del Oscar. Il regista, qui alla sua opera prima, dimostra di avere chiare le idee su dove vorrà arrivare nel mondo del cinema, ma forse avrebbe bisogno di un po’ di sana gavetta prima di buttarsi nuovamente in avventure, a nostro avviso, non alla sua portata. Costato oltre 17 milioni di dollari, non è riuscito a pareggiare i conti con gli scarsi incassi. Giovane e bel surfista americano va a fare visita al fratello in Colombia, è convinto di avere trovato il paradiso in terra fatto di mare cristallino e spiagge meravigliose. Raggiunge la massima felicità quando incontra la bella Maria e si fidanza con lei. Poi un giorno conosce lo zio della donna, Pablo Escobar, e per lui la vita cambierà: dapprima in meglio, poi sempre più in peggio.