Per ovviare ai limiti visivi di effetti che non erano ancora ai livelli attuali, e per risparmiare sulla messa in scena, nel 2007 la serie televisiva di quaranta episodi era stata realizzata - con animazione che ricordava gli scarni segni grafici di certo cinema giapponese – una prima trascrizione visiva; ma Valérian e Laureline attendevano una glorificazione nel mondo del cinema degna della fantasia di Pierre Christin e Jean-Claude Mezieres che li avevano creati oltre cinquant’anni orsono.
Pubblicato per la prima volta nel 1967 e tradotto in 21 lingue, ha sempre interessato il visionario Luc Besson che addirittura pensava ad una sua trasposizione subito dopo Il quinto elemento (Le cinquième élément, 1997) candidato agli Oscar per gli effetti speciali; il progetto fu subito cassato perché, secondo l’autore francese, non sarebbe stato possibile ricreare a quel tempo le magiche emozioni del fumetto. Nel 2012 ci riprova, ed inizia anche il lunghissimo lavoro per trovare produttori (sono 8 i paesi coinvolti). Con un budget di circa 200 milioni di euro, è il film più costoso della storia del cinema francese, record in precedenza detenuto da Asterix alle Olimpiadi (2008) di Frédéric Forestier. La lavorazione del film è iniziata a gennaio 2016 e si è protratta per un anno circa con il primo trailer presentato a novembre dello scorso anno. In verità, gli incassi non hanno dato ragione a questo megagalattico progetto che rischia di divenire un pericoloso flop. La narrazione privilegia un pubblico molto giovane che non riesce ad identificarsi nei personaggi interpretati dal trentunenne idolo delle giovanissime Dane DeHaan e dalla venticinquenne top model inglese Cara Delevingne: sembrano ambedue negati per la recitazione e nemmeno l’apporto di autentiche cariatidi del cinema – attori con ottima esperienza – quali Clive Owen, Ethan Hawke, John Goodman, Rutger Hauer riesce a compiere il miracolo di fornire continuità e tensione all’opere che è ripetitiva nello sviluppo e assolutamente poco interessante. E’ vero, gli effetti visivi sono un vero spettacolo (soprattutto se goduti in 3D), ma il cinema, per sfortuna di questo regista è un’altra cosa. Nel cast la cantante Rihanna (Robyn Rihanna Fenty) che se la cava più che bene con un personaggio che vive e cambia esteriorità attraverso un efficace lavoro di digital graphic. Oltre a lei c’è il grande tastierista jazz e compositore Herbie Hancock nel ruolo del ministro che si vede solo attraverso gli ologrammi. Nel 28° secolo gli ufficiali Valerian e Laureline danno vita ad una squadra speciale incaricata di mantenere l'ordine in tutti i territori umani. Per disposizione del ministro della Difesa, i due si imbarcano sulla loro nave spaziale per giungere ad Alpha, metropoli sempre in espansione, dove le specie di tutto l'universo sono arrivate nel corso di centinaia di anni per condividere scoperte, intelligenza e culture. C'è un mistero nella città, una misteriosa forza che minaccia l'esistenza pacifica di questo microcosmo che racchiude un mondo di pianeti. La coppia, che si innamora durante la missione, deve identificare che origine abbia il Male e come combatterlo per salvare sia Alpha che l’Universo.
