Suo fratello Illias entra ed esce dalla galera, ha il vizio del gioco e campa rubando. La sua fidanzata, una giornalista rampante, ha appena ottenuto il lavoro di corrispondente a Shangai e parte per la Cina lasciandolo solo. Per giunta deve fare i conti con una dolorosa ernia al disco e con le mire di un losco immobiliarista che vuole comprare il suo locale per abbatterlo e costruire al suo posto un grattacielo. Fra incidenti di percorso, tradimenti ed equivoci si arriva a un finale positivo con i cattivi puniti, nuovi amori che nascono e il ristorante che risorge più ricco e migliore di prima. Il film ha un taglio piacevole e un ritmo di grande efficacia, allinea soluzioni e gag che, se non proprio nuovissime, sono senza dubbio godibili e, a tratti, divertenti. Certo lo sviluppo della vicenda è abbastanza prevedibile e i personaggi non sono originalissimi, ma è il complesso della proposta a essere gradevole e, a tratti, percorsa da una piacevolissima leggerezza.
valutazione: 1 23 4 5
Titolo originale: Soul Kitchen; regia: Fatih Akin; sceneggiatura: Fatih Akin, Adam Bousdoukos; interpreti: Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, Pheline Roggan, Lukas Gregorowicz, Dorka Gryllus, Wotan Wilke Möhring, Demir Gökgöl, Monica Bleibtreu, Marc Hosemann, Cem Akin, Catrin Striebeck, Hendrik von Bültzingslöwen, Jan Fedder, Julia Wachsmann, Simon Goerts, Maverick Queck, Markus Imboden, Gudrun Egner, Arne Benzing, Piotr Gregorowicz, Hans Ludwiczak, Jan Weichsel, Peter Lohmeyer, Udo Kier; produttori: Fatih Akin, Paolo Colombo, Alberto Fanni, Klaus Maeck, Christian Springer, Fabienne Vonier, Jeanette Würl, Flaminio Zadra; fotografia: Rainer Klausmann; montaggio: Andrew Bird; ricerca attori: Monique Akin; scenografia: Tamo Kunz; direzione artistica: Seth Turner; costumi: Katrin Aschendorf; nazionalità: Germania: anno di edizione: 2009; durata: 99 min.