Stampa
PDF
 

Welcome ···· Welcome  ···· Hot

Welcome  ····
Da qualche tempo il cinema francese sta fornendo prova dell’attenzione con cui guarda ai grandi problemi sociali dei nostri tempi. Siano le questioni legate al mondo del lavoro, i temi dell’emarginazione giovanile o quelli della delinquenza, i cineasti più diversi per stile e posizione,politica non si sono tirati indietro dall’affrontare terreni che un tempo erano i campi preferiti dai registi italiani e che sul nostro versante sono da anni quasi disabitati. Per rendersene conto basta vedere questo nuovo lavoro di Philippe Lioret, un cineasta che ha già affrontato il tema della diversità in un film mirabile, L'équipier (Il membro della squadra, 2004). In Welcome convivono una bella storia d’amore e un feroce quadro del razzismo che anima parte della società francese e contagia, in modo particolare, le forze dell’ordine.

Il diciassettenne curdo – irakeno Bilal ha attraversato mezzo mondo per raggiungere la fidanzata Mina, emigrata con la famiglia in Inghilterra e che il padre vuole dare in sposa a un cugino maturo e benestante. Arrivato a Calais, non gli resterebbe che compiere l’ultimo passo: attraversare la Manica. E' proprio quest’ultima fatica a rilevarsi ricca di difficoltà. Un primo tentativo di passare il confine nascosto nel cassone di un camion fallisce e il ragazzo è mandato a vivere in un campo profughi. Da lì il passaggio sembra sfumare di ora in ora tanto che il giovane decide di tentare la traversata a nuoto. Chiede aiuto a un ex – campione, che ora sopravvive malamente come istruttore in una piscina, che tenta di dissuaderlo e si affezione a lui come una sorta di secondo padre. Tenterà l’impresa nonostante il parere dell’allenatore e affogherà a poche centinaia di metri dalla costa britannica. Il film ha due piani di grande rilievo: la descrizione psicologica dei protagonisti e il quadro della ferocia con cui poliziotti e piccolo borghesi guardano a questi dannati della terra in fuga da miseria, guerre, persecuzioni. E’ un mosaico straziante e lucido che non risparmia le responsabilità e fotografa un mondo intessuto di ferocia e del tutto privo di pietà. Davvero un’opera toccante cui danno un contributo fondamentale il giovane Firat Ayverdi e il cinquantenne, sperimentato Vincent Lindon.

 

valutazione: 1 2 34 5

Titolo originale: Welcome; regia: Philippe Lioret; sceneggiatura: Olivier Adam, Emmanuel Courcol, Philippe Lioret; interpreti: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgul, Firat Celik, Murat Subasi, Olivier Rabourdin, Yannick Renier, Mouafaq Rushdie, Behi Djanati Atai, Patrick Ligardes, Jean-Pol Brissart, Blandine Pélissier, Eric Herson-Macarel, Gilles Masson, Emmanuel Courcol, Jean-François Fagour, Jean-Paul Comart, Lazare Herson-Macarel; produttori : Bertrand Faivre, Christophe Rossignon; montaggio: Andrea Sedlácková; ricerca attori: Tatiana Vialle; società produttrici: Nord-Ouest Productions, Studio 37, France 3 Cinéma, Mars Distribution, Fin Août Productions, Canal+, CinéCinéma, Artémis Productions, Cofinova 5, Uni Étoile 5, Cinémage 3, Banque Populaire Images 9, Sofica Soficinéma 4, Agence Nationale pour la Cohésion Sociale et l'Egalité des Chances (ACSE), C.R.R.A.V. Nord Pas de Calais, Région Nord-Pas-de-Calais, Centre National de la Cinématographie (CNC), Programme MEDIA de la Communauté Européenne; nazionalità: Francia; anno di edizione: 2009; durata: 110 min.

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews