Quest'ottica mette in secondo piano l'evento – la colonna sonora non contiene quasi nessuna musica fra quelle che risuonarono sul palco del concerto – in favore di un precorso di formazione, in particolare l'accettazione e lo svelamento della propria omosessualità. Un'ottica del tutto legittima e coerente con la filmografia del regista – si pensi a Il banchetto di nozze (Hsi yen, 1993) e a I segreti di Brokeback Mountain (Brokeback Mountain, 2005) – ma che trascura, anche se la cita a parole, la forza esplosiva, per un'intera generazione, di quell'evento. Da un punto di vista formale il film riprende alcuni stilemi dell'epoca, primo fra tutti la divisione dello schermo in parti in cui si svolgono altrettante azioni, annega brevi spezzoni documentari in un tessuto narrativo integralmente ricostruito, inventa personaggi, come l'ex – marine mutatosi in travestito, piacevoli e funzionali all'assunto principale, ma poco inseriti nel filone narrativo principale. In altre parole, è un film piacevole e interessante, ma tutt'altro che totalmente soddisfacente.
valutazione: 1 23 4 5
Titolo originale: Taking Woodstock; regia:Ang Lee; soggetto dal libro Taking Woodstock: A True Story of a Riot, a Concert, and a Life di Elliot Tiber e Tom Monte; sceneggiatura: James Schamus; interpreti: Henry Goodman, Edward Hibbert, Imelda Staunton, Demetri Martin, Emile Hirsch, Paul Dano, Kelli Garner, Clark Middleton, Bette Henritze, Sondra James, Jeffrey Dean Morgan, Christina Kirk, Gail Martino, Lee Wong, Adam LeFevre, Eugene Levy, Andy Prosky, Dan Fogler, Carmel Amit, Zachary Booth; produttori; Celia D. Costas, Patrick Cupo, Ang Lee, David Sauers, James Schamus; musica: Danny Elfman; fotografia: Eric Gautier; montaggio: Tim Squyres; ricerca attori: Avy Kaufman; scenografia: David Gropman; direzione artistic: Peter Rogness; arredamento: Ellen Christiansen; costumi: Joseph G. Aulisi;società produttrice: Focus Features; nazionalità: USA; anno di edizione: 2009; durata: 110 min.