Con Bastardi senza gloria questautore imbocca la strada del film bellico, con espliciti rimandi alla cinematografia di genere degli anni quaranta e cinquanta il riferimento citato in più di unoccasione è a Quel maledetto treno blindato (1978) di Enzo G. Castellari - coniugata a un eccesso di effetti sanguinolenti degni del peggior cinema horror. Nella Francia occupata del 1940 una ragazzina ebrea sfugge al massacro della sua famiglia da parte di un sadico colonnello nazista. Quattro anni dopo la ritroviamo nelle vesti di proprietaria di una sala cinematografica parigina in cui i tedeschi vogliono proiettare, in anteprima, un film di propaganda dedicato alle gesta di un cecchino che ha ucciso, da solo, decine di soldati americani. L'occasione è ghiotta per organizzare un attentato che potrebbe mutare le sorti della guerra, poiché alla serata parteciperà lo stesso Adolf Hitler con l'intera dirigenza del Reich. L'evento ha attirato anche l'attenzione degli alleati, che incaricano della bisogna una compagnia specializzata in azioni pericolose e detta dei bastardi perché i suoi membri hanno l'abitudine di incidere una croce uncinata sulla fronte dei pochissimi prigionieri che lasciano in vita. E' un gruppo di volontari ebreo-americani che da qualche tempo causa lutti e danni ai nazisti, usando metodi guerriglieri e fornendo prova di una ferocia incredibile. Tutto dovrebbe risolversi in una notte e cosi sarà, con tanto dincendi, scoppi di bombe e raffiche di mitra a non finire. Fantastoria, dunque, legata sia al cinema di genere sia ai fumetti, con tanto di eroi che sopravvivono a ferite che ucciderebbero un elevante, difficili operazioni chirurgiche eseguite come nulla fosse e via elencando. Non a caso il racconto inizia con il classico cera una volta. Il punto irrisolto del film non è tanto nella scelta, del tutto legittima, di usare materiali popolari, quanto nel ricavarne un testo privo di ritmo, con vari momenti noiosi, senza ironia, un'opera lunghissima e, nello stesso tempo, carente proprio sul terreno che ha scelto di percorrere. Si dirà che anche Sergio Leone amava dilatare i tempi, ma in questo caso non si tratta tanto di dilatazione, quanto di allungamento ingiustificato, come dimostra l'intero primo episodio, con il dialogo fra il feroce nazista e il contadino francese che nasconde la famiglia ebrea.
valutazione: 1 2 3 4 5
Titolo originale: Inglourious Basterds; regia: Quentin Tarantino; sceneggiatura: Quentin Tarantino; interpreti: Brad Pitt, Mélanie Laurent, Christoph Waltz, Eli Roth, Michael Fassbender, Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Gedeon Burkhard, Jacky Ido, B.J. Novak, Omar Doom, August Diehl, Denis Menochet, Sylvester Groth, Martin Wuttke, Mike Myers, Julie Dreyfus, Richard Sammel, Alexander Fehling, Rod Taylor, Soenke Möhring, Samm Levine, Paul Rust, Michael Bacall, Arndt Schwering-Sohnrey, Petra Hartung, Volker Michalowski; produttori: Lawrence Bender, William Paul Clark, Christoph Fisser, Henning Molfenter, Bruce Moriarty, Lloyd Phillips, Pilar Savone, Erica Steinberg, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Charlie Woebcken; fotografia: Robert Richardson; montaggio: Sally Menke; ricerca attori: Simone Bär, Olivier Carbone, Jenny Jue, Johanna Ray; scenografia: David Wasco; direzione artistic: Marco Bittner Rosser, Stephan O. Gessler, Sebastian T. Krawinkel, Andreas Olshausen, David Scheunemann, Steve Summersgill, Bettina von den Steinen; arredamento: Sandy Reynolds-Wasco; costumi: Anna B. Sheppard; società produttrici: Universal Pictures, The Weinstein Company, A Band Apart, Zehnte Babelsberg, Visiona Romantica; nazionalità: Usa / Germania; anno di edizione: 2009; durata: 153 min.