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Basta che funzioni ··· Basta che funzioni ··· Hot

Basta che funzioni ···
Wood Allen ritorna alla sua diletta Manhattan dopo quattro titoli realizzati in Inghilterra e Spagna: Match Point (2005), Scoop (2006), Sogni e delitti (Cassandra's sogno (2007) e Vicky Cristina Barcelona (2008). Lo fa con una sceneggiatura, quella di Basta che funzioni (Whatever Works), vecchia di almeno un decennio, poiché era stata pensata per l’attore Zero Mostel (Samuel Joel Mostel, 1915 – 1977) e riadattata a misura del comico televisivo Larry David, creatore della sitcom Curb Your Enthusiasm (Tenga a freno il suo entusiasmo), andata in onda dal 2000, in Italia dal 2005, per ben 63 episodi. La rilettura è stata fatta anche a misura del regista, che ha trasformato l’interprete principale una sorta di portavoce della sua più recente filosofia.

 

Boris Yelnikoff è stato un famoso fisico che ha sforato la vittoria al Premio Nobel, ma la sua vita privata è stata un insuccesso. Ha fallito il suicidio, rimediandone una zoppia permanente, la moglie l’ha lasciato non sopportando il suo pessimismo abissale e ora campa insegnando gli scacchi a ragazzini che disprezza e insulta. In poche parole è un anziano amareggiato che schifa l’intera umanità. Un giorno gli capita fra i piedi una giovane di provincia fuggita da casa e costretta a dormire per strada. Controvoglia la ospita e se la tiene sino a sposarla nonostante la devastante differenza d’età. Le cose potrebbero anche funzionare se non arrivasse la madre della ragazza andata via, a sua folta, da casa dopo aver scoperto il tradimento del marito. Pasticci e personaggi vari che arrivano inaspettatamente a complicare le cose sino alla formazione, dopo un secondo tentativo di suicidio, di tre nuove unioni: il burbero professore con la donna che ha mandato all’ospedale cadendole sopra quando ha tentato di uccidersi, la madre della giovane che ha scoperto l’arte e il piacere di vivere con due uomini contemporaneamente, e il marito fedifrago che ha trovato la pace nel letto di un omosessuale in crisi. Come dire non è l'ideale, ma basta che funzioni. C’è un deciso ammorbidimento nella dolce rabbia con cui il regista aveva insaporito le sue opere migliori, ma rimane l’abilità per il racconto, il gusto delle trovate (il protagonista che si rivolge spesso agli spettatori che lui solo vede), l’ironia e i dubbi sulla religione. Non è il miglior film di quest’autore, anche se non mancano gli spunti felici e la conferma che, nonostante tutto, Woody Allen è un cineasta di tutto rispetto. Nel caso specifico gli manca quel ritmo brioso che aveva fatto la fortuna dei suoi lavori più riusciti. Che sia colpa dell’età della sceneggiatura e dell’eccessiva estroversione dell’interprete principale?

valutazione: 1 234 5

Titolo originale: Whatever Works; regia: Woody Allen; sceneggiatura: Woody Allen; interpreti: Larry David, Adam Brooks, Lyle Kanouse, Michael McKean, Clifford Lee Dickson, Yolonda Ross, Carolyn McCormick, Samantha Bee, Conleth Hill, Marcia DeBonis, Evan Rachel Wood, John Gallagher Jr., Willa Cuthrell-Tuttleman, Nicole Patrick, Patricia Clarkson, Henry Cavill, Olek Krupa, Ed Begley Jr., Christopher Evan Welch; produttori: Letty Aronson, Brahim Chioua, Charles H. Joffe, Vincent Maraval, Helen Robin, Jack Rollins, Stephen Tenenbaum; fotografia: Harris Savides; montaggio: Alisa Lepselter; ricerca attori: Ali Farrell, Laura Rosenthal, Juliet Taylor; scenografia: Santo Loquasto; arredamento: Ellen Christiansen; costumi: Suzy Benzinger; società produttrici: Sony Pictures Classics, Wild Bunch, Gravier Productions, Perdido Productions; nazionalità: USA / Francia; anno di edizione: 2009; durata: 92 min.

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